Indagine Sole 24 Ore-Banca d'Italia sulle aspettative di inflazione - settembre 2002

Il sondaggio ha riguardato un campione casuale di 521 imprese con almeno 50 addetti, estratto dagli archivi della CERVED. Le interviste sono state condotte dalla Poster S.r.l. tra il 29 agosto e il 26 settembre.

Sintesi dei risultati

Inflazione al consumo in Italia

Le aspettative d'inflazione nell’orizzonte a dodici mesi si attestano ad un valore di 2,5 per cento e rimangono invariate rispetto alla precedente rilevazione, così come quelle per un orizzonte oltre i dodici mesi (2,4 per cento). Le imprese di maggiori dimensioni presentano aspettative di un rialzo dei prezzi al consumo più contenute rispetto alla media.

Inflazione al consumo nell’area dell’euro

Le aspettative di inflazione nell’area dell’euro sono state riviste al ribasso: in entrambi gli orizzonti temporali, l'inflazione si attesterebbe al 2,1 per cento contro il 2,4 per cento osservato nella precedente rilevazione. Il differenziale di inflazione atteso Italia-UEM risulta in aumento sia nell’orizzonte a dodici mesi (0,4 per cento), sia oltre i dodici mesi (0,3 per cento).

Fattori che influenzano il tasso di inflazione al consumo in Italia

Le dinamiche della domanda esercitano una pressione al ribasso sui prezzi, seppur di modesta entità. Rispetto alle precedenti rilevazioni, cresce lievemente l'impatto al rialzo sui prezzi determinato dalle variazioni dei costi delle materie prime e del costo del lavoro nonché dall'introduzione dell'euro.

Variazione dei prezzi di vendita e del fatturato delle imprese intervistate

L’aumento medio atteso dei prezzi praticati dalle imprese intervistate nei prossimi 12 mesi è dell'1,5 per cento, in lieve diminuzione rispetto alla precedente rilevazione (1,6 per cento). Tale variazione risulta inferiore al tasso di inflazione al consumo previsto per lo stesso periodo (2,5 per cento). Il tasso di crescita atteso del fatturato nel 2002 in termini nominali si attesta al 3,5 per cento, il valore più basso registrato dall'inizio della rilevazione (dicembre 1999).

Domanda monografica

La maggior parte delle imprese intervistate registra un andamento negativo o stazionario dei propri ordini, sia a 3-4 mesi che oltre i sei mesi. Questa tendenza è confermata sia sul mercato italiano sia su quello estero. Sui mercati esteri la contrazione degli ordini sembra esser particolarmente accentuata per le imprese localizzate nel Nord-est del Paese, mentre sul mercato interno le dinamiche negative colpiscono soprattutto le imprese manifatturiere e quelle di piccole dimensioni.

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