Indagine Sole 24 Ore-Banca d'Italia sulle aspettative di inflazione - dicembre 2001

Il sondaggio ha riguardato un campione casuale di 430 imprese con almeno 50 addetti, estratto dagli archivi della CERVED. Le interviste sono state condotte dalla Poster S.r.l. tra il 19 novembre e il 17 dicembre.

Sintesi dei risultati

Inflazione al consumo in Italia

Le aspettative d'inflazione sono state riviste al ribasso su tutti gli orizzonti temporali. Quelle per i prossimi dodici mesi (2,4 per cento) sono lievemente inferiori al dato effettivo di ottobre 2001 (2,5 per cento) e in diminuzione rispetto a quelle formulate nel sondaggio di settembre (2,8 per cento); le attese relative a oltre i dodici mesi si attestano sul 2,3 per cento (contro il 2,7 per cento della precedente rilevazione). Anche in questa rilevazione le imprese di maggiori dimensioni presentano aspettative di un rialzo dei prezzi al consumo più contenute rispetto alla media.

Inflazione al consumo nell’area dell’euro

Anche con riferimento all'inflazione media dell'area gli intervistati hanno rivisto al ribasso le proprie aspettative: sull'orizzonte a dodici mesi l'inflazione si attesterebbe al 2,3 per cento, in lieve diminuzione rispetto al dato consuntivo di ottobre 2001 (2,4 per cento) e rispetto alla scorsa rilevazione (2,7 per cento); oltre i dodici mesi le aspettative rimangono pari al 2,3 per cento, contro il 2,7 per cento della precedente rilevazione. Le imprese di maggiori dimensioni presentano aspettative di un rialzo dei prezzi al consumo più contenute rispetto alla media.

Fattori che influenzano il tasso di inflazione al consumo in Italia

Come nella scorsa rilevazione nessuno tra i fattori che influenzano l'inflazione al consumo in Italia ha un impatto di rilievo: per tutti il punteggio medio rimane in valore assoluto inferiore a 1 (“modesto”). Il contributo della domanda resta negativo, mentre i fattori che potrebbero influire su di un moderato rialzo dei prezzi sono, in ordine di importanza, l'introduzione dell'euro, l'evoluzione del costo del lavoro e delle materie prime.

Variazione dei prezzi di vendita e del fatturato delle imprese intervistate

L’aumento medio atteso nei prossimi 12 mesi dei prezzi praticati dalle imprese intervistate (1,5 per cento) risulta essere inferiore al tasso di inflazione al consumo previsto per lo stesso periodo (2,4 per cento) e in diminuzione rispetto a quello riscontrato nelle precedenti rilevazioni. Le imprese del settore manifatturiero presentano un aumento più contenuto rispetto alla media (0,9 per cento) mentre quelle del commercio un aumento superiore (1,9 per cento). Il tasso di crescita atteso del fatturato in termini nominali per il 2002 si attesta sul 5,2 per cento, in lieve diminuzione rispetto a quello per il 2001 riscontrato nella precedente rilevazione (6 per cento).

Domanda monografica

La maggior parte delle imprese intervistate registra un andamento dei propri ordini, sia a 3-4 mesi che oltre i sei mesi, sostanzialmente invariato rispetto al mese precedente: sul mercato italiano si registra una leggera prevalenza di imprese con ordini in crescita rispetto a quelle con ordini in calo (rispettivamente 35,6 e 23,8 per cento a 3-4 mesi e 35,3 e 21,4 per cento oltre i 6 mesi) mentre il contrario si riscontra per gli ordini sui mercati esteri (27,7 e 36,1 per cento a 3-4 mesi e 29,4 e 32,2 per cento oltre i 6 mesi).

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