Nei mesi di gennaio e febbraio 1981 sono state effettuate le interviste relative alla sedicesima indagine campionaria sui bilanci delle famiglie italiane.
Sintesi dei risultati
Il reddito familiare medio annuo, pari a 12.856.000 lire, è cresciuto del 28,8 per cento rispetto al 1979; la distribuzione del reddito delle famiglie è rimasta costante nell'ultimo quinquennio; ciò è confermato dal rapporto di concentrazione del Gini che presenta un valore sostanzialmente simile a quelli calcolati negli anni dal 1976 al 1979.
Il reddito medio individuale, che è risultato di 6.929.000 lire, è aumentato del 28 per cento nei confronti del 1979; con riferimento al solo reddito da lavoro dipendente si nota, nell'ultimo quinquennio, una riduzione degli indici di disuguaglianza riconducibile, in larga misura, alla unificazione del punto di contingenza per i lavoratori dipendenti.
Oltre la metà delle famiglie italiane ha realizzato una qualche forma di risparmio; tuttavia la propensione media al risparmio risultante dall'indagine rimane ancora notevolmente inferiore a quella rilevabile dai dati di contabilità nazionale a causa della reticenza degli intervistati a fornire informazioni più precise su questa variabile.
Per quanto concerne l'abitazione, il 58,5 per cento delle famiglie abita in case di proprietà o a riscatto, il 36,2 per cento vive in case locate e il restante 5,3 per cento usufruisce dell'abitazione ad altro titolo.
L'analisi sulla ricchezza reale, ragguagliatasi in media a lire 49.400.000, con un aumento del 44 per cento nei confronti del 1979, ha confermato sostanzialmente i risultati delle precedenti ricerche.
La spesa media familiare per consumi, infine, è risultata pari a lire 8.821.000; la propensione media al consumo (68,6 per cento), appare inferiore di circa 8 punti a quella rilevabile dai dati di contabilità nazionale.