Indagine sul costo dei conti correnti nel 2010

Da alcuni anni, la Banca d’Italia svolge un’indagine sull’onerosità dei conti correnti, basata sui costi effettivamente sostenuti da un campione rappresentativo di clienti nel corso di un intero anno, rilevati negli estratti conto. Il questionario 2011 presenta la piena continuità con la rilevazione dell’anno precedente ed è stato arricchito con una sezione con maggiori dettagli rispetto al passato riguardante gli oneri e le commissioni (diversi dagli interessi) connessi con gli scoperti e gli affidamenti in conto corrente nonché da alcune domande che hanno consentito di rilevare, in modo puntuale, il profilo ISC della clientela, introdotto nel 2010 dalla normativa sulla trasparenza.

La rilevazione sui costi sostenuti nell’anno 2010 ha riguardato 11.114 clienti distribuiti su 636 sportelli di 175 banche oltre a Bancoposta; l’anno precedente furono considerati 8.364 clienti per 563 sportelli e 174 banche.

La spesa media per la gestione di un conto corrente è diminuita per il secondo anno di seguito, attestandosi a 110,2 euro (113,6 nel 2009, 114,3 nel 2008). La flessione deriva da minori costi per tenuta di dossier titoli, liquidazione interessi, invio di estratti conto e comunicazioni di trasparenza; non ha interessato alcune importanti tipologie di spese fisse, quali i canoni, e variabili, quali gli oneri per i bonifici e le spese di scrittura. Alla flessione ha contribuito anche la minore operatività della clientela; se si ipotizza un numero medio di operazioni pari a quello dell’anno precedente, si può stimare una spesa media pari a 111,1 euro.

Le spese fisse spiegano gran parte della variabilità dei livelli di spesa osservata tra i correntisti; l’onerosità dei conti è inoltre positivamente correlata all’anzianità dei conti, oltre che al numero di operazioni.

Le nuove commissioni per la messa a disposizione dei fondi, sebbene non direttamente comparabili alle commissioni di massimo scoperto, sono tendenzialmente più onerose nel caso dell’apertura di un fido; in caso di sconfinamento, invece, le commissioni di massimo scoperto sono maggiormente penalizzanti per i correntisti.

Nel confronto con i costi medi dei conti correnti postali, si rileva la maggiore onerosità di alcuni servizi bancari, in particolare l’inoltro delle comunicazioni di trasparenza e le scritturazioni informatiche, pressoché gratuiti per i clienti di Bancoposta.

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