N. 38 - L'economia della PugliaAggiornamento congiunturale

Nei primi nove mesi del 2021 l'attività economica in Puglia ha registrato una forte ripresa. Secondo quanto stimato dall'indicatore trimestrale delle economie regionali (ITER) della Banca d'Italia, dopo un ulteriore calo dell'attività nel primo trimestre, il secondo avrebbe evidenziato una marcata crescita. Nel complesso l'indicatore ha registrato un aumento del 6,5 per cento nel primo semestre rispetto al corrispondente periodo del 2020. Sulla base di indicatori più aggiornati relativi ai singoli settori economici, nel terzo trimestre la crescita sarebbe proseguita, coerentemente con il recupero in corso a livello nazionale. Nel complesso, nei primi nove mesi del 2021 il recupero dell'attività rispetto ai livelli pre-pandemia è stato solo parziale.

La ripresa ha riguardato tutti i principali settori economici. Nell'industria il fatturato è aumentato sensibilmente nei primi nove mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020, sostenuto dalla domanda interna ed estera. L'incremento delle esportazioni ha riguardato tutti i principali comparti ad eccezione della componentistica dei mezzi di trasporto, dei prodotti alimentari e farmaceutici. Anche l'accumulazione di capitale è tornata a crescere, sebbene in misura moderata. Il settore delle costruzioni ha registrato una dinamica molto positiva, cui ha contribuito il ricorso alle agevolazioni fiscali per il recupero del patrimonio edilizio. Il comparto dei servizi, particolarmente penalizzato nel 2020, è risultato in ripresa, beneficiando anche dell'andamento positivo del turismo e dei trasporti marittimi e aerei.

L'aumento dell'attività ha determinato un incremento della redditività e dell'autofinanziamento delle imprese, che hanno sostenuto la liquidità. Il minore fabbisogno finanziario si è riflesso in un rallentamento della domanda di prestiti. La conseguente decelerazione dei finanziamenti bancari ha riguardato tutte le classi dimensionali d'impresa e i principali settori produttivi.

L'andamento congiunturale ha inciso positivamente sull'occupazione e sulla partecipazione al mercato del lavoro. Nei primi otto mesi del 2021 le attivazioni nette di contratti alle dipendenze sono aumentate rispetto allo stesso periodo del 2020 ma anche del 2019. Il numero di ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni si è sensibilmente ridotto rispetto allo stesso periodo del 2020, sebbene sia rimasto ancora notevolmente più elevato rispetto a quello precedente la pandemia. Il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro ha favorito la ripresa dei consumi, sostenuti anche dall'elevata liquidità a disposizione delle famiglie e dall'incremento del credito al consumo; si è intensificata la crescita dell'indebitamento per l'acquisto di abitazioni.

Nei primi otto mesi del 2021 il credito bancario al complesso della clientela regionale è cresciuto a ritmi analoghi a quelli del 2020. Tale andamento ha riflesso il rallentamento dei prestiti alle imprese e l'accelerazione di quelli alle famiglie. Il tasso di deterioramento del credito è diminuito, beneficiando della ripresa economica, delle misure pubbliche di sostegno al credito bancario e delle indicazioni delle autorità di vigilanza sulla classificazione dei prestiti; gli altri indicatori sulla qualità del credito sono rimasti stabili rispetto ai valori registrati alla fine del 2020. I depositi bancari hanno continuato a crescere a ritmi sostenuti ma inferiori rispetto al 2020 a causa della minore domanda di liquidità delle imprese per scopi precauzionali e della ripresa degli investimenti e dei consumi.

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