N. 25 - L'economia della LombardiaAggiornamento congiunturale

Nella prima parte del 2019 l'attività economica in Lombardia ha progressivamente rallentato, proseguendo nella tendenza che si era manifestata nella seconda metà del 2018. L'indicatore coincidente Regiocoin-Lombardia da noi elaborato conferma l'indebolimento nella crescita della componente di fondo dell'economia regionale.

Nella manifattura, la produzione e gli ordinativi sono rimasti sostanzialmente invariati nei primi nove mesi del 2019. Le esportazioni sono diminuite lievemente nella prima metà dell'anno. I risultati del sondaggio della Banca d'Italia indicano un peggioramento nella dinamica del fatturato nei primi tre trimestri dell'anno, accompagnato da una riduzione della spesa per investimenti. Le imprese interpellate si attendono che la domanda rimanga debole fino ai primi mesi del 2020 e prevedono di mantenere invariati gli investimenti nel prossimo anno, condizionati da elementi di incertezza e dalle tensioni commerciali internazionali. In controtendenza rispetto agli altri settori, nelle costruzioni è proseguita l'espansione dell'attività, accompagnata da una crescita delle compravendite e delle quotazioni nel mercato immobiliare residenziale. Nel terziario, il fatturato del commercio al dettaglio ha ristagnato, mentre quello degli altri servizi è ancora aumentato. La redditività delle imprese si è mantenuta elevata e ha determinato l'aumento delle disponibilità liquide e il contenimento della domanda di finanziamenti, a fronte di politiche di offerta da parte delle banche sostanzialmente invariate. I prestiti sono diminuiti in modo diffuso tra le imprese delle diverse classi dimensionali e dei vari settori di attività economica; i finanziamenti sono però aumentati per le aziende più solide sotto il profilo economico-finanziario. Si è confermato il processo di diversificazione delle fonti finanziarie e le società medio-grandi hanno accresciuto il ricorso al mercato obbligazionario.

Nonostante la debolezza dell'attività economica, nei primi sei mesi del 2019 la crescita degli occupati è proseguita e il tasso di disoccupazione è ulteriormente sceso. Si è interrotta la diminuzione del ricorso agli ammortizzatori sociali e la componente ordinaria della cassa integrazione guadagni è tornata a crescere.

I prestiti alle famiglie hanno continuato a espandersi a tassi simili a quelli osservati nell'anno passato. Le scelte di portafoglio delle famiglie hanno privilegiato gli strumenti di risparmio a basso rischio e prontamente liquidabili.

Gli indicatori della qualità del credito hanno mostrato segnali di ulteriore miglioramento: sono scesi sia il flusso di nuove posizioni con difficoltà di rimborso, sia l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei prestiti.

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