N. 31 - L'economia della ToscanaAggiornamento congiunturale

Sommario

Nel 2015 si è avviata una fase di debole ripresa della dinamica del prodotto. Le aspettative per i prossimi mesi formulate dagli agenti economici ipotizzano una prosecuzione di questa tendenza.

La domanda estera ha continuato a fornire un contributo positivo, ancorché caratterizzato da un rallentamento nelle vendite del sistema della moda. Si sono manifestati segnali di miglioramento della domanda interna, percepibili negli acquisti di beni durevoli e nei flussi turistici.

Il leggero aumento che caratterizza complessivamente indicatori macroeconomici come gli ordinativi e il fatturato è il risultato di una crescente dualità: situazioni di difficoltà che ancora producono numerose uscite dal mercato coesistono con un nucleo di imprese solidamente agganciate alla ripresa della domanda; queste ultime, in prevalenza di medie e grandi dimensioni, sono presenti in molti settori di specializzazione regionale, progettano investimenti, ampliano l’occupazione e non risentono di vincoli finanziari.

Nel mercato del lavoro gli addetti sono saliti in misura significativa mentre sono calate le persone in cerca di occupazione, con effetti positivi sul tasso di disoccupazione. La crescita maggiore ha riguardato i servizi, mentre nell’industria ha trovato conferma l’incremento mostrato nel 2014. Nei primi nove mesi il ricorso agli ammortizzatori sociali si è ridotto di due quinti.

Sono tornati a crescere i prestiti alle imprese e alle famiglie, in presenza di condizioni di accesso al credito più distese, soprattutto in termini di tassi di interesse. La domanda delle imprese si concentra ancora sul sostegno al capitale circolante, ma in taluni casi inizia a riguardare anche iniziative di investimento; quella delle famiglie interessa in prevalenza mutui, destinati all’acquisto di immobili o a surrogare precedenti finanziamenti.

Il miglioramento della fase congiunturale non ha ancora prodotto effetti sulla qualità del credito: i flussi di nuove sofferenze del comparto produttivo permangono su livelli elevati nel confronto storico. È proseguita, sebbene a ritmi inferiori, la crescita dei depositi bancari.

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