N. 42 - L'economia della SiciliaAggiornamento congiunturale

La fase ciclica negativa, particolarmente severa nel 2012, è proseguita anche nei primi nove mesi del 2013; qualche segnale di attenuazione si è registrato nei mesi estivi, in base ai risultati delle inchieste congiunturali presso le imprese e le famiglie.

Il fatturato delle imprese industriali è diminuito ulteriormente; è proseguita la flessione degli investimenti. Nel settore edile si è realizzato un nuovo calo del numero di ore lavorate; le compravendite nel mercato immobiliare hanno continuato a ridursi, anche se a ritmi meno intensi che nel 2012.

La dinamica sfavorevole del reddito reale disponibile delle famiglie ha penalizzato non solo il settore commerciale ma anche quello turistico, dove si è registrato un calo delle presenze di italiani; è invece proseguita la crescita della spesa effettuata dai turisti stranieri. Il trasporto di passeggeri negli aeroporti siciliani si è ridotto in seguito alla flessione del numero di voli nazionali.
Dopo la crescita registrata nel 2012, le esportazioni siciliane sono diminuite, a causa del sensibile calo delle vendite di prodotti petroliferi; l'andamento dell'export è rimasto positivo per alcune produzioni, come l'elettronica e la farmaceutica.

Ha continuato a ridursi il numero di occupati in regione, in tutti i settori. Il tasso di disoccupazione è ulteriormente aumentato. Nei primi nove mesi dell'anno le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni, pur rimanendo su livelli storicamente alti, sono calate.

Nel primo semestre dell'anno la riduzione dei prestiti alle imprese e alle famiglie siciliane si è intensificata. La debolezza del quadro congiunturale ha continuato a influenzare negativamente la domanda di finanziamenti del settore privato e, per effetto del peggioramento del rischio percepito dagli intermediari, le condizioni di offerta del credito.

Gli indicatori che misurano il grado di deterioramento del credito hanno toccato i livelli più alti dall'insorgere della crisi del 2008-09: le sofferenze sono cresciute notevolmente nel settore produttivo, soprattutto nel comparto delle costruzioni.

I depositi bancari delle famiglie sono aumentati, sebbene a un ritmo meno intenso rispetto a quello del 2012. Dopo un biennio di variazioni negative, anche la liquidità delle imprese detenuta presso il sistema bancario è cresciuta.

Testo della pubblicazione