N. 37 - L'economia del MoliseAggiornamento congiunturale

Nell'anno in corso, in Molise non si è ancora interrotta la nuova fase recessiva avviatasi nella seconda metà del 2011. L'attività economica in regione rimane fiacca, gravata dalla debolezza dei consumi delle famiglie, dall'ulteriore flessione dell'export e dalla limitata propensione a investire delle imprese. Non si sono manifestati i tenui segnali di stabilizzazione, emersi nel quadro economico nazionale.

Nell'industria, quasi la metà delle imprese ha segnalato una riduzione del fatturato nei primi nove mesi dell'anno, solo un quinto un aumento. L'attività edilizia ha continuato a contrarsi, raggiungendo livelli storicamente contenuti. Nei servizi, si sono significativamente ridotti i flussi turistici diretti in regione.

L'occupazione in regione è diminuita, più che nelle altre regioni del Mezzogiorno, nonostante il perdurante ricorso agli ammortizzatori sociali. All'aumento del numero di disoccupati si è associato quello degli inattivi, in particolare di coloro che, pur disponibili a lavorare, non cercano attivamente lavoro.

Nel primo semestre del 2013, i finanziamenti alla clientela residente hanno continuato a diminuire. La dinamica negativa del credito alle imprese ha risentito del debole andamento della domanda, a cui si sono associate condizioni di offerta ancora improntate alla cautela. I prestiti alle famiglie hanno subito una lieve riduzione, risentendo del calo dei mutui per l'acquisto di abitazioni; vi ha contribuito il persistente orientamento prudente degli intermediari.

La debolezza del quadro congiunturale ha continuato a incidere negativamente sulla qualità del credito: all'acuirsi delle difficoltà di pagamento delle imprese si sono aggiunti i primi segnali di anomalia delle famiglie, manifestatisi in una più elevata incidenza dei crediti deteriorati.

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