N. 35 - L'economia del LazioAggiornamento congiunturale

Nella prima metà del 2011 la domanda estera ha continuato a fornire il principale sostegno all'attività economica del Lazio, mentre si sono indeboliti gli investimenti delle imprese e i consumi delle famiglie; nei mesi estivi sembra essersi interrotto il graduale recupero dell'attività produttiva in corso da quasi due anni. Nel settore industriale gli ordini hanno registrato un miglioramento nei primi sei mesi dell'anno; la produzione e il grado di utilizzo degli impianti hanno mostrato una lieve flessione. Le esportazioni sono cresciute a un tasso superiore a quello medio nazionale.

I sondaggi effettuati dalla Banca d'Italia segnalano che le prospettive dell'industria sono caratterizzate da una forte incertezza; quelle del settore delle costruzioni sono rimaste negative, sia nel comparto residenziale, sia in quello delle opere pubbliche. Nella prima metà del 2011 è proseguita la ripresa nel settore dei servizi, ma dal terzo trimestre sono emersi segnali di stagnazione, soprattutto nel commercio; perdura una moderata crescita nei comparti dei trasporti e del turismo. L'occupazione in regione continua a mantenersi sostanzialmente costante dal 2009, a fronte delle riduzioni registrate nelle altre principali aree del paese.

Nel primo semestre del 2011 il numero di persone in cerca di occupazione si è lievemente ridotto; è diminuito il tasso di disoccupazione. A questo andamento è tuttavia corrisposta una riduzione della forza lavoro, con un aumento della popolazione inattiva. Nel primo semestre la crescita dei prestiti bancari alla clientela residente nella regione è proseguita su ritmi contenuti; si è ampliato sia il credito alle imprese, sia quello alle famiglie. Da prime indicazioni la tendenza espansiva è continuata nei mesi di luglio e agosto.

E' peggiorata la qualità del credito erogato alle imprese, principalmente nel comparto delle costruzioni. In un contesto di sostanziale stazionarietà della domanda di credito delle imprese, le condizioni di offerta sono divenute lievemente più restrittive. L'inasprimento dei criteri di concessione dei prestiti si è riflesso in aumento dei tassi, in particolare sugli affidamenti più rischiosi. La contrazione dei depositi bancari, iniziata a metà del 2010, si è interrotta alla fine del secondo trimestre del 2011.

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