N. 5 - L'economia del Trentino-Alto AdigeAggiornamento congiunturale

Nel primo semestre del 2008 la domanda rivolta all'industria manifatturiera regionale si è indebolita; a tale dinamica si sono associati una contrazione del grado di utilizzo degli impianti e un aumento delle giacenze di prodotti finiti. Le esportazioni hanno rallentato, pur presentando tassi di crescita leggermente più elevati di quelli nazionali.
Il quadro congiunturale è peggiorato anche per le costruzioni, riflettendo, in particolare, le difficoltà del comparto residenziale. Nell'ambito dei servizi, il turismo ha continuato a presentare andamenti espansivi delle presenze; il commercio al dettaglio, per contro, ha risentito della debolezza dei consumi delle famiglie. Nel mercato del lavoro si è evidenziata una lieve crescita del tasso di disoccupazione che si è accompagnata a un maggior ricorso alla cassa integrazione guadagni, soprattutto nella componente straordinaria.
Il credito ai residenti è aumentato a tassi ancora sostenuti, sospinto dalla dinamica dei finanziamenti alle imprese più grandi. I prestiti alle famiglie, corretti per gli effetti delle principali operazioni di cartolarizzazione, hanno rallentato: nel primo semestre del 2008 è diminuito il valore dei nuovi mutui erogati per l'acquisto di abitazioni rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente e si è sensibilmente ridimensionata l'espansione del credito al consumo. Pur in un contesto di qualità dei prestiti elevata è emerso qualche segnale di peggioramento della rischiosità, con particolare riguardo al settore delle costruzioni.
Il risparmio delle famiglie ha alimentato prevalentemente la raccolta bancaria diretta; tra gli investimenti in titoli è proseguita la ricomposizione del portafoglio a favore delle forme di investimento meno rischiose.

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