L'economia della Basilicata nel 2001Rapporto annuale

Nel 2001 il PIL regionale è cresciuto, secondo le stime elaborate dalla Svimez, in misura sensibilmente più contenuta rispetto all’anno precedente e, comunque, inferiore alla media dell’Italia.

Nell’industria manifatturiera si è avuta una diminuzione dei livelli produttivi. Per le imprese del campione dell’indagine condotta dalla Banca d’Italia l’incremento del fatturato è stato più contenuto rispetto a quello del 2000. Nel settore edilizio è proseguita la fase favorevole, seppure in misura meno accentuata dell’anno precedente. Nei servizi, le vendite delle imprese commerciali sono rimaste stabili mentre è proseguita la crescita delle presenze turistiche in regione. Il valore corrente delle esportazioni ha recuperato il calo del 2000.

Si è interrotta l’espansione dell’occupazione; il tasso di disoccupazione, pur restando al di sotto della media delle regioni meridionali, è tornato ad aumentare.

La decelerazione dell’economia si è riflessa nella riduzione dei prestiti bancari alle imprese. I prestiti alle famiglie sono cresciuti, seppure a un tasso inferiore a quello del 2000. Come nel precedente anno, i prestiti in sofferenza si sono contratti prevalentemente per effetto di operazioni di cartolarizzazione: gli indicatori di rischiosità del credito restano tuttavia più elevati rispetto alla media nazionale.

La raccolta bancaria è cresciuta: il calo del divario di rendimento rispetto ad attività alternative ne ha favorito l’espansione delle componenti più liquide. Si è incrementato il valore nominale dei titoli depositati da residenti presso il sistema bancario: in una fase di incertezza dei mercati azionari le scelte dei risparmiatori si sono orientate prevalentemente verso i titoli di Stato e i fondi comuni monetari e obbligazionari.

Testo della pubblicazione