Bollettino economico BCE, n. 4 - 2021

Dopo la contrazione nel primo trimestre dell'anno, l'economia dell'area dell'euro sta gradualmente ripartendo con il migliorare della situazione connessa alla pandemia di coronavirus (COVID-19) e i significativi progressi delle campagne di vaccinazione. I dati più recenti segnalano un rimbalzo dell'attività nel settore dei servizi e il perdurante dinamismo nella produzione manifatturiera. Ci si attende che l'attività economica acceleri nella seconda metà di quest'anno di pari passo con le ulteriori revoche delle misure di contenimento. L'incremento della spesa per consumi, la vigorosa domanda mondiale e l'orientamento accomodante della politica monetaria e di bilancio forniranno un contributo determinante alla ripresa. Allo stesso tempo permangono incertezze, in un contesto in cui le prospettive economiche a breve termine continuano a dipendere dall'andamento della pandemia e dalla reazione dell'economia in seguito alle riaperture. L'inflazione è aumentata negli ultimi mesi, principalmente a causa di effetti base, fattori transitori e un incremento dei prezzi dell'energia. Dovrebbe salire ulteriormente nella seconda metà dell'anno, per poi scendere al venir meno dei fattori temporanei. Le ultime proiezioni degli esperti indicano un aumento graduale delle spinte inflazionistiche di fondo su tutto l'orizzonte di riferimento, benché le pressioni rimangano contenute in un contesto di capacità produttiva inutilizzata ancora significativa, che si ridurrà solo gradualmente nell'arco temporale di proiezione. Ci si attende che l'inflazione complessiva si mantenga al di sotto del livello perseguito dal Consiglio direttivo nell'orizzonte delle proiezioni.

Mantenere condizioni di finanziamento favorevoli nel periodo della pandemia rimane essenziale per ridurre l'incertezza e rafforzare la fiducia, sostenendo così l'attività economica e salvaguardando la stabilità dei prezzi nel medio termine. Le condizioni di finanziamento per le imprese e le famiglie sono rimaste sostanzialmente stabili dalla riunione di politica monetaria del Consiglio direttivo di marzo. Tuttavia i tassi di interesse di mercato sono aumentati ulteriormente. Pur riflettendo in parte le migliori prospettive economiche, un rialzo durevole dei tassi di mercato potrebbe tradursi in un inasprimento delle condizioni di finanziamento generali che interessano l'intera economia. Tale inasprimento sarebbe prematuro e rappresenterebbe un rischio per la ripresa economica in atto e le prospettive di inflazione. In tale contesto e sulla base di una valutazione congiunta delle condizioni di finanziamento e delle prospettive di inflazione, il Consiglio direttivo ha deciso di confermare l'orientamento molto accomodante della sua politica monetaria.

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