Bollettino economico BCE, n. 4 - 2019

Sulla base di un'approfondita analisi delle prospettive economiche e dell’inflazione, e tenendo conto delle ultime proiezioni macroeconomiche formulate dagli esperti, nella riunione di politica monetaria del 6 giugno scorso il Consiglio direttivo ha adottato una serie di decisioni in materia di politica monetaria volte a sostenere la convergenza dell’inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento. Sebbene i dati relativi al primo trimestre si siano rivelati lievemente migliori delle attese, secondo le ultime informazioni circostanze avverse di carattere internazionale continuano a gravare sulle prospettive per l'area dell'euro.

Il perdurare delle incertezze connesse a fattori geopolitici, alla crescente minaccia del protezionismo e alle vulnerabilità nei mercati emergenti incide sul clima di fiducia. Al tempo stesso, gli ulteriori incrementi dell’occupazione e le retribuzioni in aumento continuano a sostenere la capacità di tenuta dell'economia dell'area dell'euro e la crescita graduale dell’inflazione. In tale contesto generale, il Consiglio direttivo ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse di riferimento della BCE e di adeguare le indicazioni prospettiche sul loro andamento segnalando che si attende che i tassi si mantengano sui livelli attuali almeno per la prima metà del 2020 e in ogni caso finché necessario per assicurare che l’inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento nel medio termine. Il Consiglio ha inoltre reiterato le indicazioni prospettiche in materia di reinvestimenti.

Ha infine stabilito le modalità della nuova serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine trimestrali (OMRLT III), in particolare i parametri di definizione dei prezzi. Il Consiglio direttivo ha inoltre valutato che, allo stato attuale, il contributo positivo dato dai tassi di interesse negativi all’orientamento di politica monetaria accomodante e alla convergenza durevole dell'inflazione non è compromesso da possibili effetti collaterali sull'intermediazione di tipo bancario. In ogni caso, il Consiglio direttivo continuerà a monitorare attentamente il canale bancario di trasmissione della politica monetaria e a valutare la necessità di eventuali misure correttive.

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