Il 31 marzo 2021 l'Assemblea ordinaria dei Partecipanti al capitale della Banca d'Italia ha approvato il bilancio dell'esercizio 2020. Il totale di bilancio è aumentato di 336 miliardi, attestandosi a 1.296 miliardi. Nell'attivo sono aumentati principalmente i titoli detenuti per finalità di politica monetaria e le operazioni di rifinanziamento alle istituzioni creditizie; nel passivo sono cresciuti i depositi delle banche e il saldo debitorio connesso con l'operatività di TARGET2.
L'esercizio 2020 ha mostrato un risultato lordo, prima dell'accantonamento al fondo rischi generali e delle imposte, di 10.196 milioni, in lieve diminuzione rispetto ai 10.756 milioni del 2019.
Il fondo rischi generali, deputato secondo lo Statuto a fronteggiare i rischi derivanti dalla complessiva attività della Banca, è stato alimentato con un accantonamento di 2.500 milioni, un miliardo in più rispetto all'esercizio precedente. L'assegnazione è coerente con l'obiettivo di rafforzare i presidi patrimoniali a fronte della consistente crescita della dimensione del bilancio e dei rischi cui risulta esposto l'Istituto, riconducibili essenzialmente agli attivi di politica monetaria.
Le imposte di competenza dell'esercizio sono state di 1.409 milioni (1.009 nel 2019).
A valere sull'utile netto di 6.286 milioni (8.247 milioni nel 2019), sono stati assegnati ai Partecipanti dividendi per 340 milioni, misura uguale a quella dello scorso anno. L'erogazione effettiva è tuttavia inferiore, ragguagliandosi a 273 milioni, in quanto i dividendi relativi alle quote eccedenti il limite di detenzione del 3 per cento del capitale (67 milioni) sono destinati - ex art. 3 dello Statuto - alla riserva ordinaria.
È stata confermata l'attribuzione di 40 milioni alla speciale posta costituita per stabilizzare nel tempo l'ammontare degli utili netti corrisposti ai Partecipanti nell'ambito della politica di distribuzione dei dividendi pro-tempore vigente.
L'ammontare devoluto allo Stato è pari a 5.906 milioni.