Il 31 marzo 2020 l'Assemblea ordinaria dei Partecipanti al capitale della Banca d'Italia ha approvato il bilancio dell'esercizio 2019. Il totale di bilancio è leggermente diminuito di 8 miliardi, attestandosi a 960 miliardi. Nell'attivo si sono ridotte principalmente le operazioni di rifinanziamento alle istituzioni creditizie; nel passivo è diminuito soprattutto il saldo debitorio connesso con l'operatività di TARGET2.
L'esercizio 2019 ha mostrato un risultato lordo, ovvero prima dell'accantonamento al fondo rischi generali e delle imposte, di 10.756 milioni, in significativo aumento rispetto agli 8.895 milioni del 2018.
Il fondo rischi generali, deputato secondo lo Statuto a fronteggiare i rischi derivanti dalla complessiva attività della Banca, è stato alimentato con un accantonamento di 1.500 milioni, importo uguale a quello dell'esercizio precedente; ciò al fine di proseguire nell'azione di graduale rafforzamento dei presidi patrimoniali, avuto riguardo alla dimensione del bilancio e alla rischiosità complessiva assunta dall'Istituto, essenzialmente connesse con i programmi di acquisto dei titoli di politica monetaria, riavviati lo scorso novembre.
Le imposte di competenza dell'esercizio sono state di 1.009 milioni (1.155 nel 2018).
A valere sull'utile netto di 8.247 milioni (6.240 milioni nel 2018), sono stati assegnati ai Partecipanti dividendi per 340 milioni, misura uguale a quella dello scorso anno. L'erogazione effettiva è risultata tuttavia inferiore, ragguagliandosi a 251 milioni, in quanto i dividendi relativi alle quote eccedenti il limite di detenzione del 3 per cento del capitale (89 milioni) sono stati destinati - ex art. 3 dello Statuto - alla riserva ordinaria.
È stata confermata l'attribuzione di 40 milioni alla speciale posta costituita nel bilancio 2016 per stabilizzare nel tempo l'ammontare degli utili netti corrisposti ai partecipanti nell'ambito della politica di distribuzione dei dividendi pro-tempore vigente.
L'ammontare devoluto allo Stato è pari a 7.867 milioni.