Presentazione del rapporto annuale sul 2016 "L'economia della Puglia"

Viene presentato oggi a Bari, alle ore 14.00, il rapporto annuale su "L'economia della Puglia".

"Nel 2016 l’attività economica regionale ha continuato a crescere in misura modesta per effetto soprattutto della dinamica lievemente positiva dell’industria e dei servizi. La crescita è stata sostenuta dalla domanda interna, che ha beneficiato del moderato aumento dei redditi e dei consumi delle famiglie pugliesi. Le favorevoli condizioni di accesso al credito hanno contribuito alla ripresa dei finanziamenti alle imprese. Nonostante il recupero dell’ultimo biennio, il prodotto interno lordo risulta ancora inferiore di quasi 9 punti percentuali rispetto al 2007, ultimo anno prima della crisi (7 e 11 punti circa rispettivamente in Italia e nel Mezzogiorno).

Le imprese

La ripresa nell’industria in senso stretto è proseguita a un ritmo contenuto. Il lieve rafforzamento della domanda interna ha più che compensato il calo delle esportazioni. L’accumulazione di capitale ha ristagnato, risentendo dell’elevata quota di capacità produttiva inutilizzata. Nel settore delle costruzioni il valore della produzione ha registrato un lieve calo per effetto dell’andamento negativo del comparto residenziale. È proseguita la crescita dell’attività nel settore dei servizi, sostenuta anche dal comparto dei trasporti e da quello turistico, che continua a beneficiare dell’aumento delle presenze, soprattutto di turisti stranieri.

Il lieve miglioramento della situazione congiunturale ha contribuito a rafforzare la redditività aziendale. Negli ultimi anni la crescita dell’autofinanziamento generato dal recupero della redditività ha favorito soprattutto l’aumento della liquidità e solo in parte il finanziamento degli investimenti.

Il credito alle imprese, dopo oltre tre anni di flessione, è tornato a crescere, riflettendo un quadro congiunturale nel complesso favorevole; ne hanno tuttavia beneficiato esclusivamente le imprese più grandi e quelle meno rischiose. La positiva dinamica dei finanziamenti al settore produttivo è stata agevolata dalla riduzione dei tassi di interesse e, più in generale, dalle favorevoli condizioni di accesso al credito.

Le famiglie

La moderata crescita dei livelli produttivi ha contribuito all’aumento dell’occupazione, che ha riguardato la componente dei dipendenti in part-time. Il numero di occupati in regione rimane significativamente inferiore ai valori pre-crisi, nonostante l’incremento nell’ultimo biennio. L’aumento della partecipazione al mercato del lavoro, unitamente alla stabilità del numero di disoccupati, ha determinato una lieve riduzione del tasso di disoccupazione.

L’andamento dell’occupazione ha inciso positivamente sulla situazione economica delle famiglie. Il reddito ha continuato a crescere a un ritmo contenuto per il terzo anno consecutivo sostenendo i consumi, soprattutto di beni durevoli. La spesa media per famiglia rimane tuttavia su livelli inferiori alla media nazionale, risentendo anche della maggiore incidenza delle famiglie pugliesi in situazione di povertà.

I prestiti erogati alle famiglie pugliesi hanno accelerato, beneficiando delle favorevoli condizioni di accesso al credito e dell’aumento della domanda. L’incremento dei prestiti per l’acquisto di abitazioni si è associato alla crescita delle transazioni di immobili residenziali; quello del credito al consumo, all’aumento dei consumi delle famiglie.

Il mercato del credito

È proseguito il processo di riconfigurazione della rete territoriale delle banche nella regione. Nel 2016 gli sportelli bancari sono ulteriormente diminuiti, giungendo a un livello inferiore di circa il 15 per cento rispetto ai livelli pre-crisi. La riduzione del numero di sportelli ha riguardato principalmente le banche di maggiore dimensione. Al calo si è associato l’aumento della diffusione dei canali telematici per l’accesso ai servizi bancari.

I prestiti al settore privato non finanziario sono cresciuti più intensamente rispetto al 2015. I primi cinque gruppi bancari hanno registrato un aumento delle erogazioni inferiore alle altre categorie di banche.

La prosecuzione della crescita economica ha contribuito al miglioramento della qualità del credito: si è ridotto il tasso di accumulo dei prestiti deteriorati, compreso quello dei prestiti in sofferenza; inoltre si è stabilizzata la quota del credito deteriorato rispetto al totale dei finanziamenti. Dal lato della raccolta è proseguita la crescita dei depositi in conto corrente di imprese e famiglie, favorita dal basso livello dei rendimenti degli strumenti alternativi di impiego della liquidità. Le obbligazioni bancarie hanno registrato un’ulteriore intensa diminuzione.

La finanza pubblica

Nel triennio 2013 15 la spesa corrente delle Amministrazioni locali è diminuita, riflettendo anche il calo di quella per il personale. La spesa per investimenti è invece cresciuta, beneficiando dell’impulso proveniente dall’utilizzo dei fondi strutturali del ciclo di programmazione 2007 2013. In base a dati provvisori nel 2016 la spesa per investimenti sarebbe invece diminuita.

Nel 2015 si è concluso il Programma operativo triennale per la gestione della sanità regionale. I ritardi emersi nell’attuazione delle misure previste in tema di riordino delle strutture di offerta hanno reso necessaria nel 2016 l’approvazione di un nuovo Piano ospedaliero. La Regione ha inoltre chiesto la prosecuzione del Programma operativo fino al 2018. In termini di qualità delle prestazioni la Regione è stata ritenuta adempiente, sebbene con margini di miglioramento soprattutto in tema di assistenza distrettuale e di prevenzione".

Allegati