La nuova ondata pandemica frena la ripresa globale, ma sono iniziate le vaccinazioni
La recrudescenza dei contagi dall’autunno ha indotto un rallentamento dell’attività economica globale alla fine del 2020. L’avvio delle campagne di vaccinazione si riflette favorevolmente sulle prospettive per il medio termine, ma i tempi e l’intensità del recupero restano incerti. Nell’area dell’euro il Consiglio direttivo della BCE ha ampliato e prolungato lo stimolo monetario, per assicurare condizioni di finanziamento favorevoli; è pronto a ricalibrare ancora i suoi strumenti se sarà necessario.
In Italia a un forte recupero del PIL è seguita una sua flessione alla fine del 2020
In Italia l’attività economica, dopo essere cresciuta più delle attese nel terzo trimestre, si è contratta nel quarto: sulla base degli indicatori disponibili, tale flessione è attualmente valutabile nell’ordine del -3,5 per cento, anche se l’incertezza attorno a questa stima è molto elevata. Il calo dell’attività è stato pronunciato nei servizi e marginale nella manifattura. Le nostre indagini segnalano che le imprese intendono espandere i propri piani di investimento per il 2021. Secondo le famiglie intervistate dalla Banca d’Italia sono i timori di contagio, più che le misure restrittive, a frenare ancora i consumi di servizi.
La crescita del credito rimane robusta
Gli annunci sulla disponibilità dei vaccini hanno rafforzato l’ottimismo sui mercati finanziari, che restano tuttavia sensibili agli sviluppi della pandemia. Le banche italiane hanno continuato a soddisfare la domanda di fondi da parte delle imprese. Le condizioni di offerta si sono mantenute nel complesso distese grazie al perdurare del sostegno proveniente dalla politica monetaria e dalle garanzie pubbliche.
Dalla primavera di quest’anno si tornerebbe a una crescita sostenuta, ma devono essere contrastati rischi ancora elevati
In questo Bollettino si aggiornano le proiezioni per l’economia italiana. Nell’ipotesi che l’emergenza sanitaria ritorni gradualmente sotto controllo e che prosegua il deciso sostegno della politica monetaria e di bilancio, il PIL tornerebbe a crescere in misura significativa dalla primavera. La possibilità di conseguire ritmi sostenuti di incremento del prodotto presuppone però che si manifestino appieno gli effetti espansivi degli interventi previsti nell’ambito della Next Generation EU, ancora in corso di definizione, che le misure di sostegno evitino ripercussioni negative sulla stabilità finanziaria e che non tornino a peggiorare i timori sull’evoluzione della pandemia.