È online la Nota "An overview of Italy's external trade in Covid-19-related goods", curata da ricercatori della Banca d'Italia.
La nota analizza l'andamento e la composizione dei flussi commerciali dell'Italia di "beni Covid-19", vale a dire beni impiegati per la diagnosi, la prevenzione e la cura del Covid-19, secondo un nuovo dataset con classificazione per prodotto a otto cifre pubblicato dall'Eurostat. Nel 2020 le importazioni di beni Covid-19 sono cresciute notevolmente, soprattutto per effetto degli acquisti di mascherine protettive dalla Cina, mentre le esportazioni sono diminuite, sottraendo circa 0,3 punti percentuali al saldo di conto corrente dell'Italia in rapporto al PIL, in linea con gli altri maggiori paesi dell'area dell'euro. Nel primo semestre del 2021, le esportazioni italiane di beni Covid-19 hanno registrato una ripresa moderata. Le importazioni sono ancora aumentate, sostenute dall'approvvigionamento dall'estero di vaccini, seppure a un tasso significativamente inferiore rispetto al 2020 per effetto del calo degli acquisti di mascherine dall'estero.
