27 Gennaio - Giornata internazionale della Memoria

La Banca d'Italia celebra oggi la Giornata della Memoria per ricordare le vittime dell'Olocausto e riafferma l'impegno a contrastare ogni forma di intolleranza e discriminazione.

La data del 27 gennaio venne designata nel 2005 dall'Assemblea Generale delle Nazione Unite per ricordare le vittime della Shoah e coincide con l'anniversario della liberazione del campo di concentramento nazista di Auschwitz-Birkenau. Tra le vittime ci furono cittadini di religione ebraica, slavi, rom, omosessuali, disabili e dissidenti politici.

La "questione ebraica" investì istituzionalmente anche la Banca d'Italia. In applicazione di un decreto legge del 1938, che come gli altri datori di lavoro pubblici l'Istituto attuò, 23 dipendenti di origine ebraica furono licenziati. Tra questi vi era anche Giuseppe Nathan, figlio del sindaco di Roma Ernesto Nathan, che ai tempi era Capo di uno dei Servizi dell'Istituto, dopo essere stato a lungo il Delegato della Banca a Londra. Dopo la liberazione della Capitale, i dipendenti allontanati dal servizio vennero riammessi nei ruoli della Banca.

Alberto Martiello, Segretario Generale della Banca d'Italia, ripercorre in "Quando la Banca d'Italia si tolse la camicia nera" alcuni degli episodi che hanno interessato l'Istituto in quel periodo. Una ricostruzione più ampia e documentata sui licenziamenti per motivi razziali nel settore bancario e assicurativo è contenuta nel capitolo "Indagine nell'Archivio Storico della Banca d'Italia" del Rapporto Generale della "Commissione per la ricostruzione delle vicende che hanno caratterizzato in Italia le attività di acquisizione dei beni dei cittadini ebrei da parte di organismi pubblici e privati" istituita con DPCM 1° Dicembre 1998 e presieduta da Tina Anselmi. Il tema dei rapporti della Banca con le leggi razziali è ripreso anche da Alfredo Gigliobianco (2006) in "Via Nazionale. Banca d'Italia e classe dirigente. Cento anni di storia" in Collana "Saggi, Storia e scienze sociali", Donzelli Editore, e più di recente da Gianni Toniolo (2022) in "Storia della Banca d'Italia Tomo I. Formazione ed evoluzione di una banca centrale, 1893-1943", Il Mulino.