Gli organi di informazione continuano a parlare di un presunto fenomeno di "porte girevoli" per alludere a passaggi di controllori nelle banche controllate. Con specifico riferimento agli ex dipendenti di Banca d'Italia, che a un certo punto della loro vita professionale hanno deciso di intrattenere un rapporto di lavoro con la Banca Popolare di Vicenza, si precisa a beneficio di una corretta informazione:
Luigi Amore è stato assunto presso la filiale di Modena nel giugno del 1992 con il grado di ingresso in Banca per i laureati. Si è dimesso dalla Banca d'Italia nel settembre del 1998, con lo stesso grado iniziale. Lasciata la Banca d'Italia ha lavorato per 8 anni presso un Istituto di Credito di medio-grandi dimensioni. Nel 2006 è stato assunto dalla Popolare di Vicenza come Capo della Direzione Internal Audit. Ha lasciato la Banca popolare di Vicenza nel 2008. Durante la limitata permanenza in Banca d'Italia, il dr. Luigi Amore non ha mai svolto attività ispettiva presso la Popolare di Vicenza.
Mariano Sommella è stato assunto in Banca d'Italia con il concorso per diplomati nell'agosto del 1979. Ha prestato servizio nelle Filiali di Palermo, Latina e presso i Servizi Ragioneria, Personale e Rapporti Fiscali. È passato all'Ispettorato Vigilanza nel 1996, con il grado di ingresso nella carriera direttiva. Ha lasciato la Banca d'Italia nel settembre 2008, senza essere diventato dirigente. Nello stesso mese è stato assunto dalla Popolare di Vicenza come vice responsabile della Direzione Segreteria Generale; ne è divenuto responsabile nel 2009. Durante il periodo trascorso all'Ispettorato, il dr. Mariano Sommella ha svolto diverse ispezioni ma nessuna presso la Banca Popolare di Vicenza né presso realtà bancarie e/o finanziarie da essa controllate.
Giannandrea Falchi è stato assunto in Banca d'Italia nel settembre del 1976 nel grado iniziale riservato ai laureati. È diventato dirigente nel 1990. Dal 1993 al 2007 è stato Responsabile delle Delegazioni della Banca d’Italia di Parigi e New York. È rientrato in Italia nel luglio 2007 e ha assunto il ruolo di Capo della Segreteria Particolare del Direttorio. Dopo aver lasciato la Banca nel settembre del 2013, ha avviato un rapporto di consulenza con la Banca Popolare di Vicenza. Durante i numerosi anni di permanenza alle dipendenze della Banca d'Italia, Giannandrea Falchi non ha mai ricoperto ruoli che comportassero assunzione di responsabilità in materia di Vigilanza, non ha mai svolto attività ispettiva sulla Popolare di Vicenza né su altre realtà bancarie e finanziarie.
Il quadro delle norme ora vigenti in materia è il seguente:
- La Legge n. 190/2012 ha introdotto per i dipendenti pubblici il divieto di svolgere, per i tre anni successivi alla cessazione del rapporto di impiego, attività lavorativa presso i soggetti privati nei confronti dei quali il dipendente abbia esercitato, negli ultimi tre anni di servizio, poteri autoritativi o negoziali per conto dell'Amministrazione;
- Il D.L. n. 90/2014 e il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29/1/2015 hanno previsto uno specifico divieto per i componenti degli Organi di vertice e i Dirigenti della Banca d'Italia cui sono attribuite competenze amministrative di vigilanza o supervisione di intrattenere, nei due anni successivi alla cessazione dall'impiego, rapporti di collaborazione, consulenza o impiego con i soggetti regolati o vigilati;
- Il Codice Etico del personale della Banca d'Italia, in vigore dal 2010, stabilisce che il dipendente, nel corso del primo anno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro, deve evitare - in relazione al ruolo svolto - situazioni di conflitto di interesse che possano derivare da una nuova attività privata o professionale.