Bando di gara. Piano di assistenza sanitaria per il personale della Banca d'Italia

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La Banca d'Italia ha raggiunto lo scorso aprile un'intesa con i sindacati interni volta a rinnovare il pacchetto di assistenza sanitaria "di base" ai propri dipendenti e pensionati, che copre i cosiddetti "grandi rischi" (interventi chirurgici e alta diagnostica). Si tratta di schemi di copertura assicurativa sanitaria presenti in molte grandi aziende e istituzioni.

A seguito di quell'accordo negoziale, viene ora bandita una gara europea per selezionare l'ente, fra quelli appartenenti alle categorie di legge, che curerà le relative coperture. Oggetto del bando è un contratto triennale che prevede non solo le coperture a carico della Banca ma anche alcuni trattamenti accessori facoltativi (visite specialistiche, interventi ambulatoriali, ecc.), che saranno a carico dei beneficiari.

La base d'asta totale (cioè l'importo rispetto al quale i partecipanti alla gara sono invitati a proporre ribassi) è di 24,4 milioni di euro annui per tre anni, di cui circa 16 sarebbero a carico della Banca e oltre 8 direttamente dei beneficiari. L'importo effettivamente a carico della Banca potrà peraltro essere inferiore a 16 milioni annui: il contratto precedente, a suo tempo stipulato con "Previgen Assistenza”, fu assegnato con un ribasso di circa il 4% rispetto alla base d'asta.

Il 60% circa del totale effettivamente erogato dalla Banca sarà a beneficio dei 6.700 dipendenti iscritti, il 40% a beneficio dei 3.000 pensionati iscritti.

Il contratto prevede, com'è d'uso in queste assicurazioni sanitarie, che l'assistenza sia estesa ai familiari a carico, a parità di risorse impegnate dalla Banca.