Identificazione del gruppo bancario UniCredit come istituzione a rilevanza sistemica globale

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La Banca d'Italia ha identificato il gruppo bancario UniCredit come istituzione a rilevanza sistemica globale (Global Systemically Important Institution, G-SII) autorizzata in Italia.

La metodologia per individuare e classificare le G-SII nelle diverse sottocategorie (La classificazione prevede in totale cinque sottocategorie di G-SII, in ordine crescente di rilevanza sistemica. Le banche appartenenti alla prima sottocategoria, tra cui UniCredit, devono mantenere a regime una riserva di capitale pari all'1,0 per cento; le banche delle altre sottocategorie devono mantenere una riserva pari rispettivamente a 1,5, 2,0, 2,5 e 3,5 per cento. L'ultima sottocategoria attualmente non contiene alcuna G-SII) è definita nel regolamento delegato UE/2014/1222 della Commissione europea. Il regolamento contiene previsioni coerenti con quanto stabilito dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria e dal Consiglio per la stabilità finanziaria (Financial Stability Board, FSB), in modo da garantire che annualmente siano identificate come G-SII le stesse banche europee incluse nella lista pubblicata dall'FSB con la medesima periodicità.

Sulla base dei dati riferiti al 31 dicembre 2020, il gruppo UniCredit rientra nella prima sottocategoria di rilevanza sistemica globale; tale classificazione è rimasta immutata rispetto a quella dell'anno precedente, basata sui dati riferiti al 31 dicembre 2019.

Il gruppo UniCredit, in base alla classificazione dell'anno scorso, dovrà mantenere dal 1° gennaio 2022 una riserva di capitale per le G-SII - espressa in termini di capitale di migliore qualità (common equity tier 1, CET1) - pari all'1,00 per cento delle esposizioni complessive ponderate per il rischio. Tale riserva dovrà essere mantenuta anche dal 1° gennaio 2023.

La decisione è stata assunta ai sensi della circolare 285/2013 della Banca d'Italia (Disposizioni di vigilanza per le banche); la circolare recepisce in Italia le disposizioni della direttiva UE/2013/36 ed esplicita i criteri su cui si basa la metodologia per l'individuazione delle G-SII.