Identificazione dei paesi terzi rilevanti per l'Italia ai sensi della raccomandazione ESRB/2015/1del Comitato europeo per il rischio sistemico (European Systemic Risk Board, ESRB)

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Nel dicembre 2015 il Comitato europeo per il rischio sistemico (European Systemic Risk Board, ESRB) ha emanato una raccomandazione (ESRB/2015/1) per favorire l'uniformità delle decisioni dei singoli Stati membri relative al coefficiente della riserva di capitale anticiclica (countercyclical capital buffer, CCyB) da applicare alle esposizioni verso residenti in paesi che non fanno parte dello Spazio economico europeo (paesi terzi) [1]. La raccomandazione prevede che le autorità nazionali designate per le politiche macroprudenziali identifichino annualmente i paesi terzi verso cui i sistemi bancari nazionali hanno esposizioni rilevanti e adottino misure per il controllo dei rischi per la stabilità finanziaria nazionale derivanti da una crescita eccessiva del credito in tali paesi.

La Banca d'Italia, sulla base dei dati al 31 dicembre 2020, ha identificato per il 2021 come paesi terzi rilevanti per il sistema bancario italiano la Russia, gli Stati Uniti, la Svizzera e il Regno Unito. L'attività di sorveglianza diretta dei rischi dei quattro paesi sarà svolta dall'ESRB, che ha incluso questi paesi anche tra quelli rilevanti per l'intero Spazio economico europeo. Rispetto al 2020 viene identificato come rilevante anche il Regno Unito, che con l'uscita dall'Unione europea è divenuto paese terzo.

L'identificazione dei quattro paesi è stata effettuata seguendo i criteri riportati nella decisione ESRB/2015/3. La valutazione ha riguardato tutti i paesi verso cui le banche italiane hanno esposizioni e ha preso in considerazione tre indicatori, riferiti alle quote delle esposizioni originarie (ossia le esposizioni non ponderate per il rischio), delle esposizioni ponderate per il rischio e delle esposizioni in default verso ciascun paese sul totale delle corrispondenti esposizioni del sistema bancario italiano. Sono stati identificati come rilevanti quei paesi per i quali almeno uno dei tre indicatori era pari o superiore all'1 per cento in ciascuno dei precedenti due e nella media dei precedenti otto trimestri.



[1] Dal 2020 l'ESRB ha esteso il perimetro di identificazione dall'Unione europea ai 30 Stati membri dello Spazio economico europeo, che include anche Islanda, Liechtenstein e Norvegia. Dal 1° gennaio 2020, infatti, gli strumenti macroprudenziali della CRD IV e del CRR sono diventati applicabili anche in questi tre paesi.

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