La Biblioteca della Banca d'Italia fu costituita nel 1894 e suddivisa in due sezioni: quella economica e quella giuridica; negli anni trenta le due sezioni si separarono dando vita alla Biblioteca economica - specializzata in materie bancarie, finanziarie ed economiche in generale e successivamente intitolata a Paolo Baffi, Governatore dal 1975 al 1979 - e alla Biblioteca giuridica, specializzata in diritto bancario e finanziario e intitolata a Pietro De Vecchis, Avvocato Generale dal 1994 al 1997.
Entrambe le Biblioteche sono aperte al pubblico, in particolare a docenti, ricercatori, economisti, giuristi, esperti di altre istituzioni e studenti universitari.
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Il patrimonio
Il patrimonio complessivo supera i 226.000 volumi, cui si aggiungono circa 10.000 periodici a stampa e oltre 143.000 titoli disponibili in forma elettronica (soprattutto riviste, e-book e banche dati).
Nella Biblioteca economica Paolo Baffi le opere pubblicate prima del 1830 sono circa 1.800 e comprendono incunaboli, cinquecentine e numerose opere del XVII e XVIII secolo; fra esse si annoverano edizioni di grande pregio, quali l'editio princeps della Summa de arithmetica di Luca Pacioli (1494) e la prima edizione di The Wealth of Nations di Adam Smith (1776).
Particolare attenzione meritano alcune collezioni librarie appartenute a studiosi, quali l'economista Lionel Robbins e l'intellettuale Ernesto Rossi, il numismatico Pietro Oddo, il giurista Francesco Calasso, l'ambasciatore Sergio Fenoaltea, cui si aggiunge una preziosa raccolta antiquaria. Da segnalare infine i numerosi microfilm che riproducono le carte degli archivi degli economisti della Scuola di Cambridge (Keynes, Kaldor, Kahn, Joan e Austin Robinson), i libri della biblioteca appartenuta a Piero Sraffa e la collezione digitalizzata delle biblioteche economiche Goldsmiths'-Kress Library e Seligman Collection.
Nella Biblioteca giuridica Pietro De Vecchis le opere pubblicate prima del 1830 sono circa duecento e comprendono cinquecentine e volumi del XVII e XVIII secolo; di particolare pregio sono l'edizione del 1584 del Corpus iuris civilis di Giustiniano e quella del 1572 dei Commentaria di Baldo degli Ubaldi. Alle collezioni moderne si affiancano poi donazioni di importanti giuristi (Gustavo Bonelli, Avvocato Generale dal 1919 al 1926, e Sebastiano Battiati, capo del Servizio Consulenza Legale dal 1928 al 1936) e un'ampia raccolta di studi in onore e in memoria di personalità del mondo giuridico italiano.
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