Il lavoro propone una nuova metodologia che, sfruttando informazioni disponibili ad alta frequenza (ad esempio, sui prezzi delle attività finanziarie) consente di stimare nessi causali con variabili misurate a bassa frequenza (il PIL, l'inflazione, etc.). Si confrontano i risultati ottenuti identificando gli shock di interesse a frequenza giornaliera (e calcolando la media a livello mensile o trimestrale) con quelli più comunemente ottenuti sfruttando dati a variabilità mensile.
Un'applicazione empirica della metodologia agli effetti macroeconomici dell'incertezza negli Stati Uniti mostra che i risultati cambiano sensibilmente in base alla frequenza a cui l'identificazione viene condotta. Variazioni inattese del grado di incertezza nei mercati azionari non hanno effetti sull'attività economica quando l'analisi è condotta a frequenza mensile. Quando identificati a livello giornaliero, shock all'incertezza hanno un effetto recessivo, in linea con quanto previsto dalla teoria economica.
N. 1274 - Bridge Proxy-SVAR: stima degli effetti macroeconomici di shock identificati ad alta frequenza
Testo della pubblicazione
- N. 1274 - Bridge Proxy-SVAR: stima degli effetti macroeconomici di shock identificati ad alta frequenza pdf 3.8 MB (testo in inglese) Data pubblicazione: 27 aprile 2020