N. 880 - La dinamica dei flussi di esportazione: evidenza per le imprese francesi

Go to the english version Cerca nel sito

di Ines Buono e Harald Fadingersettembre 2012

Il lavoro analizza l’andamento delle esportazioni a livello d’impresa verso una specifica destinazione geografica, utilizzando una banca dati di imprese esportatrici francesi amministrata dall’INSEE.

L’evidenza empirica mostra che:

1) i flussi di esportazione a livello di impresa-destinazione sono molto variabili: ogni anno nascono molte nuove relazioni commerciali (27 per cento) e contemporaneamente muoiono molte di quelle esistenti (21 per cento); tuttavia il 90 per cento della variazione di flussi di commercio è ascrivibile a quelle relazioni che rimangono stabili nel tempo;

2) utilizzando un’appropriata analisi statistica si trova che sia la creazione e la distruzione di relazioni commerciali (margine estensivo), sia le variazioni dei flussi di esportazione all’interno di relazioni già operanti (margine intensivo) sono spiegate da shock specifici alla coppia impresa-destinazione piuttosto che da shock di domanda nel mercato di sbocco o di offerta nell’impresa esportatrice;

3) le quantità esportate all’inizio di una relazione sono in media molto piccole, indipendentemente dal settore di appartenenza dell’impresa, e aumentano gradualmente nel tempo;

4) pur controllando per shock alla domanda e all’offerta, la probabilità che un’impresa esporti in una data destinazione aumenta del 70 per cento se l’impresa vi ha già esportato nel periodo precedente (isteresi). Tale probabilità è maggiore per le destinazioni con un mercato più ampio (misurato in termini di PIL pro-capite) e una distanza più ridotta.

Tali risultati sono inoltre utilizzati per confrontare le implicazioni di varie tipologie di modelli teorici, presenti in letteratura, che studiano le scelte di esportazione a livello di impresa. Si mostra che i modelli di learning applicati alle scelte di commercio delle imprese sono in grado di razionalizzare tutti i fatti empirici elencati in precedenza. In questi modelli, la scelta di esportare in una data destinazione avviene in condizioni di incertezza sulla domanda del proprio prodotto nel paesi di destinazione (come in Arkolakis e Papageorgiou, 2009) o di incertezza sulla affidabilità del distributore con cui l’impresa coopera nel mercato di destinazione (Araujo e Ornelas, 2007; Aeberhardt, Buono, Fadinger, 2011). L’impresa, pertanto, avvia una relazione esportando quantità più piccole, che poi crescono man mano che l’incertezza si attenua. L’incertezza contribuisce, inoltre, a introdurre isteresi nelle esportazioni, in quanto interrompere una relazione attiva comporta un costo che deriva dalla perdita delle informazioni acquisite.  

Testo della pubblicazione