N. 447 - La dimensione del premio per il rischio nel mercato azionario

Questo lavoro stima il premio per il rischio sull’investimento azionario negli Stati Uniti in funzione della varianza attesa del rendimento azionario e della covarianza attesa tra quest’ultimo e il rendimento obbligazionario. Si assume inoltre che varianze e covarianze siano variabili nel tempo.

I dati impiegati sono il rendimento dell’indice Standard & Poor’s 500 e il rendimento a scadenza delle obbligazioni statunitensi con rating AAA, entrambi osservati mensilmente tra il gennaio del 1927 e l’ottobre del 2001. L’analisi è anche svolta su sottoindici.

Le stime indicano che il premio per il rischio è fortemente dipendente dalla posizione ciclica dell’economia: esso sarebbe stato pari al 4,2 per cento nei periodi di espansione e al 9,9 in recessione.

Inoltre, il premio è significativamente correlato col rendimento delle obbligazioni (un aumento di un punto percentuale di tale rendimento innalza il premio per il rischio di 0,25 punti) e con il merito di credito desunto dai rendimenti obbligazionari: un aumento di un punto percentuale del differenziale di rendimento tra le obbligazioni con rating BAA e quelle AAA fa salire il premio di 4 punti. Anche la dispersione dei premi per il rischio tra diverse classi di imprese dipende dalla posizione ciclica dell’economia.

La dimensione del premio dipende dall’orizzonte temporale di riferimento. Infatti, al suo ampliarsi, la varianza del rendimento del mercato azionario e la covarianza tra quest’ultimo e il rendimento obbligazionario tendono a tornare verso i rispettivi valori di lungo periodo. Analizzando osservazioni annuali tra il 1800 e il 2001, invece che dati mensili, la stima del premio si riduce di circa la metà e oscilla tra l’1 e il 4 per cento.

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