Sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi, n. 57 - 2011Supplementi al Bollettino Statistico - Indagini campionarie

Tra il 19 settembre e il 21 ottobre scorso le Filiali della Banca d'Italia hanno condotto il XIX sondaggio congiunturale, intervistando 4.078 imprese con almeno 20 addetti, di cui 2.916 appartenenti all’industria in senso stretto e 1.162 ai servizi privati non finanziari. Contestualmente è stato condotto anche il consueto sondaggio presso un campione di 517 imprese del settore delle costruzioni con almeno 20 addetti.

I principali risultati

Imprese dell’industria in senso stretto e dei servizi

  • i piani di investimento restano improntati alla cautela: oltre il 60 per cento delle imprese conferma per il complesso del 2011 una spesa in linea con quella, peraltro modesta, programmata a inizio anno
  • le imprese che programmano una diminuzione degli investimenti nel 2012 sopravanzano di 10 punti percentuali quelle che ne pianificano un aumento (27 e 17 per cento, rispettivamente)
  • le aziende che segnalano un aumento del fabbisogno di risorse finanziarie esterne nei primi sei mesi del 2011 (28 per cento) sono oltre il doppio di quelle che ne prevedono una diminuzione (12 per cento)
  • il fatturato nei primi nove mesi dell’anno in corso risulta in crescita rispetto al corrispondente periodo del 2010 per il 42 per cento delle aziende, contro il 28 per cento che invece ne riporta una flessione
  • per il 2011 il saldo percentuale tra le previsioni di aumento e di diminuzione dell’occupazione rimane negativo, sebbene in misura inferiore rispetto all’inchiesta dello scorso anno (7 punti contro 14)
  • nell’industria è in diminuzione rispetto al 2010 la quota di imprese che fanno richiesta di utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni (rispettivamente dal 29 al 22 per cento per quella ordinaria e dal 15 al 12 per cento per quella straordinaria)
  • la quota di aziende in utile (58 per cento) è in linea con quella rilevata lo scorso anno (56 per cento).

Imprese delle costruzioni

  • circa metà delle imprese segnala una diminuzione del valore della produzione nel 2011 rispetto all’anno precedente (analogamente a quanto riscontrato nell’inchiesta di un anno fa)
  • le prospettive per il 2012 per il valore della produzione sono più favorevoli per le aziende con 200 addetti e oltre.

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