Il lavoro indaga tre metodi macroeconomici alternativi, proposti dalla letteratura di storia economica, di stima del mark-up dell’economia aggregata dell’Italia dal 1861, secondo le nuove serie storiche di contabilità nazionale pubblicate in Baffigi (2013) e in Giordano e Zollino (2015). Si confermano due fatti stilizzati della storia economica italiana: a) l’aumento del potere di mercato durante il regime fascista; e b) il rafforzamento della concorrenza dal 1993. Il lavoro poi si sofferma sul periodo più recente (1970-2012) per stimare i mark-up settoriali, adottando il modello sviluppato in Bassanetti, Torrini e Zollino (2010). Sulla base dei dati Istat e EU-KLEMs, vi è evidenza di una riduzione dei mark-up dopo il completamento del Mercato unico, con un’accelerazione successiva all’avvio dell’Unione monetaria europea, per effetto dalla riduzione del potere contrattuale dei lavoratori piuttosto che del calo dei margini delle imprese. Inoltre, si evidenzia un’ampia eterogeneità nei mark-up tra settori: i servizi regolamentati registrano una concorrenza più limitata rispetto ai comparti della manifattura e dei servizi di mercato.
N. 39 - Stime macroeconomiche del mark-up in Italia nel lungo periodo, 1861-2012
Testo della pubblicazione
- N. 39 - Stime macroeconomiche del mark-up in Italia nel lungo periodo, 1861-2012 (testo in inglese) pdf 1.2 MB Data pubblicazione: 08 febbraio 2017