N. 105 - Pandectae. Digest of the case-law on the Banking Union
IV. Jul-Dec 2023
Con questo numero di "Pandectae" continua la rassegna periodica della giurisprudenza europea e nazionale sull'Unione bancaria, coprendo la seconda metà del 2023.
Come i precedenti numeri, anche questo consta di tre parti. La prima parte riporta le massime di tre sentenze della Corte di giustizia e di un numero considerevole di decisioni del Tribunale dell'Unione europea. Le prime hanno a oggetto la competenza esclusiva della BCE a revocare l'autorizzazione all'attività bancaria e l'interpretazione di "financial institution", "credit institution" e "authorisation" quali concetti giuridici di diritto dell'Unione ai fini dell'applicazione uniforme della direttiva e del regolamento CR. Le sentenze del Tribunale, invece, riguardano una varietà di temi: la responsabilità extracontrattuale della BCE nell'esercizio delle sue funzioni di vigilanza prudenziale; gli impegni di pagamento irrevocabili utilizzati per adempiere all'obbligo di contribuzione al Fondo di risoluzione unico; l'obbligo di motivazione dei provvedimenti del Single Resolution Board; il diritto a un rimedio effettivo e il diritto di difesa delle entità soggette a risoluzione e dei loro soci; l'applicazione del principio no creditor worse off in relazione alla risoluzione del Banco Popular Español.
La seconda parte riporta una decisione dell'Appeal Panel del Single Resolution Board che ha ulteriormente chiarito importanti aspetti procedurali e sostanziali attinenti al caso in cui il Board adotta una nuova decisione, modificata sulla base del parere reso dall'Appeal Panel sulla versione originaria della medesima decisione, su ricorso del suo destinatario.
Infine, la terza parte raccoglie le sentenze dei giudici apicali nazionali. In assenza di segnalazioni di interessanti sentenze emesse in altri ordinamenti dell'Unione con riferimento al periodo oggetto del Quaderno, si riportano esclusivamente sentenze della Corte di Cassazione. Esse sono, tuttavia, di particolare interesse, in particolare laddove la Corte ha affermato - salvo poi smentirsi espressamente in una successiva sentenza di agosto 2024, che sarà oggetto del corrispondente numero di Pandectae - che costituisce una "passività" trasferita all'ente-ponte nell'ambito della risoluzione di una banca anche l'obbligazione della banca di risarcire terzi per fatti illeciti, ancorché, al momento dell'avvio della risoluzione, tale obbligazione fosse meramente potenziale.
Testo della pubblicazione
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13 ottobre 2025
(testo in inglese)