Il lavoro descrive le dinamiche migratorie in Italia e negli altri quattro principali paesi dell'area dell'euro (Germania, Francia, Spagna e Paesi Bassi), mettendole in relazione con l'andamento demografico e il mercato del lavoro. Ripercorre inoltre la regolamentazione degli ingressi degli stranieri nei principali paesi europei, con riferimento alle politiche di integrazione, agli aspetti fiscali e alle condizioni per l'acquisizione della cittadinanza.
In assenza di immigrazione, la popolazione in età da lavoro è destinata a diminuire in modo significativo in tutte le principali economie dell'area dell'euro. In Italia entrano meno stranieri rispetto agli altri paesi e con livelli di istruzione più bassi. Alcune recenti riforme hanno introdotto nuovi canali per l'ingresso regolare di lavoratori stranieri in Italia, ma la loro integrazione presenta ancora limiti, in particolare relativamente alla formazione linguistica e professionale.