Nel presente lavoro, utilizzando i dati raccolti nell'indagine sui bilanci delle famiglie italiane, si esaminano comparativamente le condizioni di benessere percepite dalle famiglie del Centro-Nord e meridionali, cercando di individuare i fattori in grado di spiegarne il divario. In particolare, viene esaminato il ruolo del livello dei prezzi nelle diverse aree del Paese, che a parità di reddito nominale dovrebbe comportare un maggiore benessere delle famiglie meridionali. Nei modelli che non prendono in considerazione le variabili di contesto, i livelli di soddisfazione dei meridionali sono, a parità di reddito, inferiori a quelli dei residenti nel Centro-Nord. Questo risultato, apparentemente incompatibile con un più basso livello dei prezzi nel Mezzogiorno, è dovuto alla presenza di altri fattori (non inclusi nel modello) che agiscono in senso opposto.
I risultati ottenuti con modelli più estesi segnalano che il divario tra le aree nei livelli di benessere percepito è influenzato dallo stato di salute e da fattori che descrivono il contesto socio-economico, ovvero dai livelli di disoccupazione, di criminalità, alla qualità dei servizi sanitari e per l'infanzia e alle condizioni di accesso a nodi urbani e logistici. In alcuni esperimenti condotti emergono, al fianco degli elementi ora citati, anche segnali compatibili con un più basso livello dei prezzi per le aree meridionali.
Pubblicato nel 2018 in: Rivista economica del Mezzogiorno, v.3, pp. 471-497