N. 329 - Cosa rivelano le informazioni esterne sulla distorsione delle stime campionarie? Il caso dell'indagine Invind

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di Leandro D'Aurizio, Giuseppina Papadiaaprile 2016

Il lavoro analizza due distorsioni delle stime di Invind, indagine annuale della Banca d'Italia condotta su un panel di imprese: 1) quella causata dalle unità che entrano e escono dal campione, differenti dalle unità con partecipazione più stabile (panel attrition); 2) quella derivata dall'aggiornamento tardivo delle informazioni sulla popolazione di riferimento, necessarie per calcolare i pesi del campione. Dal raffronto di indicatori economici (disponibili su un archivio integrato) delle imprese uscite e/o entrate con quelli delle imprese permanenti, emerge che la panel attrition ha impatto trascurabile sulle stime aggregate ufficiali, determinate dalle imprese più grandi, caratterizzate da partecipazione continuativa. La partecipazione discontinua delle imprese piccole, i risultati economici peggiori delle uscite dal campione e l'età media relativamente elevata delle imprese rilevate richiedono una valutazione attenta delle stime non influenzate dalla scala dimensionale. Infine, per gli anni meno recenti il lavoro analizza come variano le stime utilizzando informazioni aggiornate sulla popolazione, verificando che l'aggiornamento ritardato distorce significativamente le stime aggregate solo se la dimensione della popolazione è fortemente instabile, con effetti trascurabili per le stime non influenzate dalla scala dimensionale.

Pubblicato in 2019 in: Journal of Official Statistics, v. 35, 1, pp. 67-92