N. 276 - Le principali determinanti della recente contrazione degli investimenti al netto delle costruzioni in Italia

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di Fabio Busetti, Claire Giordano, Giordano Zevigiugno 2015

Il lavoro esamina le cause della marcata contrazione degli investimenti al netto delle costruzioni in Italia dal 2007. Soprattutto i servizi privati non finanziari hanno determinato la flessione del tasso di investimento dell’economia aggregata, sebbene tutti i settori abbiano contribuito negativamente; anche la ricomposizione del valore aggiunto a svantaggio dell’industria ha frenato gli investimenti. In linea con i risultati dei sondaggi, un modello aggregato degli investimenti suggerisce che, anche durante la recente doppia recessione, le condizioni di domanda sono state la più importante determinante dell’accumulazione di capitale. Il costo d’uso del capitale ha determinato un ampio impatto negativo durante le fasi più acute del crisi del debito sovrano ma dal 2013 il suo contributo è tornato positivo, in virtù delle misure espansive di politica monetaria attuate dalla BCE. I vincoli all’accumulazione di capitale imposti dalle condizioni stringenti nell’offerta di credito sono stati particolarmente marcati nel 2009 e nel 2012. Infine, l’incertezza ha costituito un ostacolo significativo alla dinamica degli investimenti non solo durante la crisi finanziaria globale ma anche nell’ultimo biennio. La rilevanza di queste determinanti della spesa per investimenti è anche confermata dalla stima di un modello disaggregato per i 13 rami del comparto manifatturiero.

Pubblicato nel 2016 in: Italian Economic Journal, v. 2, 1, pp. 1-23

Testo della pubblicazione