N. 218 - La qualità dell’istruzione italiana: un confronto tra PISA e le rilevazioni nazionali dell’Invalsi

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di Pasqualino Montanaro e Paolo Sestitoaprile 2014

L'obiettivo di questo lavoro è di verificare la coerenza del quadro complessivo che emerge da due diverse rilevazioni sugli apprendimenti degli studenti italiani (PISA e RN-Invalsi) svoltesi nello stesso anno (2012). Specialmente concentrando l'attenzione sulla parte in comune delle popolazioni di riferimento (gli studenti 15enni in II secondaria di secondo grado), entrambe le fonti restituiscono un quadro simile dei differenziali di performance esistenti tra gli studenti, sia in connessione con il diverso background familiare sia con riferimento al pattern territoriale. Simile è anche il quadro relativo alla variabilità complessiva, sebbene criticità da questo punto di vista si riscontrino nelle RN, per via della presenza di una significativa presenza di fenomeni di cheating e di una imperfetta correzione dello stesso, che genera una ulteriore fonte di variabilità nei risultati. La coerenza tra le due fonti si estende ai risultati dei singoli studenti e soprattutto delle singole scuole. Tali evidenze costituiscono un buon viatico per un uso - e per un ridisegno - congiunto delle due rilevazioni. In particolare, esse suggeriscono l'opportunità di un disegno ex ante di meccanismi di ancoraggio dei risultati delle RN nella metrica fornita da PISA, con il vantaggio di consentire comparazioni nel tempo e nello spazio, rispetto agli altri paesi OCSE.

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