N. 158 - Il credito cooperativo alla sfida di Basilea 3: tendenze, impatti, prospettive

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di Francesco Cannata, Giorgio d'Acunto, Alessandro Allegri, Marco Bevilacqua, Gaetano Chionsini, Tiziana Lentini, Francesco Marino e Gianluca Trevisanaprile 2013

Il Credito Cooperativo giunge alla sfida di Basilea 3 dopo un decennio di profonde trasformazioni, che hanno influito sulle politiche creditizie e sulle modalità di gestione dei rischi; i fattori congiunturali continuano a esercitare pressione sul modello di business tradizionale. La prossima entrata in vigore della nuova disciplina prudenziale costituisce un'occasione per valutare l'evoluzione in atto, intercettando potenziali elementi critici. Un esercizio di simulazione riferito al 30 giugno 2012, basato sulle segnalazioni di vigilanza, ha consentito di valutare il posizionamento degli intermediari e degli istituti centrali di categoria rispetto alle nuove regole su capitale e liquidità. Elementi di attenzione si segnalano rispetto a entrambi i profili. Da un lato, pur in presenza di una dotazione patrimoniale di qualità elevata e in media superiore ai futuri minimi regolamentari, la persistente compressione della redditività, unitamente all'aumentata rischiosità degli impieghi, continua a rappresentare un elemento di rischio; dall'altro, una più efficiente allocazione della liquidità presente nel sistema, anche attraverso l'introduzione di nuovi strumenti di coordinamento, appare necessaria.

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