In questa nota si analizza l'interazione tra i requisiti minimi e le riserve di capitale applicabili alle banche italiane. In particolare, viene presentata una metodologia olistica per la misurazione delle possibili sovrapposizioni tra di essi (overlaps) e per la determinazione dell'effettiva utilizzabilità del requisito combinato di riserva di capitale (Combined Buffer Requirement, CBR). Per effettiva utilizzabilità si intende la possibilità di consumare il capitale deputato al rispetto del CBR senza incorrere nella violazione di un requisito minimo. La metodologia presentata considera simultaneamente tutti i requisiti minimi applicabili: quello prudenziale basato sulle ponderazioni per il rischio (risk weights, RW); quello, pure prudenziale, in termini di leva finanziaria (leverage ratio, LR); quello relativo al quadro di risoluzione in termini di fondi propri e passività computabili (Minimum Requirement for own funds and Eligible Liabilities, MREL), formulato nelle sue due dimensioni risk-based (calcolato sulle attività di rischio ponderate, MREL-RW) e leverage based (calcolato sulle attività di rischio non ponderate, MREL-LR). Ciò comporta che l'utilizzabilità del CBR sia misurata tenendo conto che tale riserva è richiesta non solo nell'ambito del requisito di capitale ponderato (RW), ma anche in aggiunta al requisito MREL-RW.
N. 30 - Le sovrapposizioni (overlaps) tra requisiti minimi e riserve di capitale: la situazione delle banche italiane
Testo della pubblicazione
- N. 30 - Le sovrapposizioni (overlaps) tra requisiti minimi e riserve di capitale: la situazione delle banche italiane pdf 434.9 KB (testo in inglese) Data pubblicazione: 30 giugno 2022