Lo sviluppo del trading elettronico e automatizzato nei mercati dei titoli sovrani si è accompagnato a una maggior frequenza di flash crashes, episodi in cui i prezzi dei titoli si muovono in maniera brusca e ampia, per poi riportarsi, poco dopo, su livelli prossimi a quelli precedenti.
L'analisi si concentra su due eventi di questo tipo che si sono osservati sui mercati dei titoli di Stato tedeschi e italiani. Il lavoro mostra come la liquidità del mercato si sia drasticamente ridotta in occasione dei flash crashes, accrescendo l'impatto degli ordini sui prezzi negoziati. Il lavoro documenta una diversa reazione dei mercati cash e futures sui titoli di Stato italiani durante il flash crash del 29 maggio 2018: gli scambi si sono intensificati sul mercato derivato, mentre si sono ridotti sul mercato a pronti. Nel lavoro si mostra inoltre che gli effetti dei flash crashes sulle condizioni di liquidità dei mercati possono prolungarsi anche per diverse settimane.
I risultati dell'analisi suggeriscono di rafforzare l'attività di monitoraggio sui mercati elettronici e la cooperazione tra le autorità di supervisione, tenendo conto del rapido progresso delle tecniche di negoziazione e dell'elevato grado di interconnessione tra i mercati.
