Indagine Sole 24 Ore-Banca d'Italia sulle aspettative di inflazione e crescita - giugno 2004

Sono state intervistate 466 imprese con almeno 50 addetti, estratte casualmente dagli archivi della CERVED. Le interviste sono state condotte dalla Poster S.r.l. tra il 28 maggio e il 25 giugno.

Sintesi dei risultati

Inflazione al consumo

In Italia l'inflazione attesa per i prossimi dodici mesi è pari al 2,5 per cento, in lieve aumento rispetto alla precedente rilevazione (2,4 per cento). Nell’area dell’euro l'inflazione attesa si attesta al 2,2 per cento (contro il 2,1 per cento riscontrato nella rilevazione di marzo). Il differenziale del tasso di inflazione atteso in Italia e nell'area dell'euro risulta uguale a quello registrato nel trimestre precedente. Le imprese di maggiori dimensioni presentano aspettative di un rialzo dei prezzi al consumo leggermente più contenute rispetto alla media.

Variazione dei prezzi di vendita delle imprese

L’aumento medio atteso dei prezzi delle imprese intervistate per i prossimi 12 mesi, pari all'1,7 per cento, risulta uguale al valore registrato in marzo. L'aumento dei prezzi delle materie prime è il fattore che ha maggiormente influenzato tale dinamica.

Andamento dell'attività e del fatturato

Negli ultimi tre mesi, il 45,9 per cento delle imprese intervistate ha visto accrescere l'attività complessiva (soprattutto le grandi imprese, quelle dei servizi non commerciali e quelle localizzate al Centro). Il 42,6 per cento delle imprese non ha rilevato alcuna variazione nel proprio livello di attività (in particolare le unità localizzate nel Nord Ovest), mentre l’11,5 per cento ha subìto una contrazione (più accentuata per le imprese di piccola dimensione e le unità del settore commerciale). Rispetto alla rilevazione di marzo la percentuale di imprese che hanno registrato un calo nella propria attività diminuisce, mentre la quota di imprese che hanno registrato un aumento cresce. Per i prossimi tre mesi, il 56,6 per cento delle imprese si attende che il livello della propria attività aumenti, mentre solo il 10,1 per cento ritiene che diminuirà. Le imprese localizzate al Centro, quelle di grandi dimensioni e quelle operanti nei servizi non commerciali risultano ancora più ottimiste circa l'andamento della propria attività. Nelle stime delle imprese, il tasso di crescita del fatturato per il 2004 sarebbe pari al 4,7 per cento in termini nominali, un valore superiore a quello registrato a marzo (3,7 per cento). Il risultato sarebbe più positivo per le imprese di grandi dimensioni e per quelle localizzate nel Sud e Isole.

Intenzioni di investimento

Rispetto a tre mesi fa, la maggior parte delle imprese intervistate ha mantenuto invariate le proprie intenzioni di investimento (73,4 per cento). Tra le imprese che le hanno modificate, prevale leggermente l’aspettativa al rialzo rispetto al ribasso (rispettivamente 15,1 e 11,5 per cento), in particolare nel settore commerciale. Sono più pessimiste le unità di piccola dimensione e quelle localizzate nel Nord Ovest. La dinamica delle intenzioni di investimento è determinata per l’intero campione soprattutto dall’evoluzione della domanda. Le unità che intendono rivedere verso l’alto le proprie intenzioni di investimento sono motivate da fattori tecnologici, laddove quelle che dichiarano prospettive in peggioramento sono influenzate dalla difficoltà di reperire finanziamenti e da fattori fiscali.

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