Workshop con l'industria "Implementazione del MiCAR in Italia: l'autorizzazione dei crypto-asset service providers"

28 ottobre 2025

Il 22 ottobre 2025 si è svolto a Roma il workshop "Implementazione del MiCAR in Italia: l'autorizzazione dei crypto-asset service providers". All'evento, oltre ad esponenti della Banca d'Italia, dell'Unità di Informazione Finanziaria e della CONSOB, hanno preso parte rappresentanti delle associazioni di categoria degli intermediari e del mondo accademico.

Il workshop si inserisce tra le iniziative volte a rafforzare il dialogo tra le Autorità e l'industria e ha rappresentato l'occasione, per le Autorità, di condividere le evidenze emerse dalle prime istanze di autorizzazione ricevute e di illustrare agli operatori le aspettative di vigilanza (vedi slide allegate).

Nel corso dell'incontro, le associazioni di categoria hanno segnalato le principali criticità che gli operatori incontrano nel preparare le istanze di autorizzazione. In particolare, hanno evidenziato che il quadro normativo è complesso e oneroso da applicare, soprattutto per le realtà più piccole, come molte italiane. L'applicazione rigorosa delle regole europee in un contesto nazionale con pochi operatori, spesso di piccole dimensioni e ancora in fase di crescita, rischia di scoraggiare gli investimenti, con conseguente perdita di competitività, rischio di delocalizzazione e, in sintesi, potenziale disparità di trattamento rispetto al contesto europeo. Le associazioni hanno pertanto richiamato il principio di proporzionalità, in base al quale, fermi restando gli obiettivi, le modalità di applicazione delle regole dovrebbero tenere conto delle caratteristiche e delle dimensioni degli operatori. È stato inoltre auspicato un dialogo aperto per accompagnare lo sviluppo del settore nel contesto competitivo internazionale.

Gli intermediari finanziari tradizionali hanno segnalato un crescente interesse per le cripto-attività, pur sottolineando la necessità di cautela vista la rischiosità del comparto e l’esigenza di una massa critica che giustifichi l'avvio dell'operatività diretta.

Agli interventi è seguito un dibattito in cui le Autorità hanno confermato la propria disponibilità a confrontarsi con l'industria e a proseguire gli incontri con chi intende avanzare istanza di autorizzazione. È stata poi ribadita la necessità di un approccio aperto ma rigoroso, che garantisca una gestione adeguata dei rischi a fronte dell'attività svolta (same risks same rules) anche per gli operatori più piccoli, tenuto conto delle interconnessioni tra cripto attività e mercato finanziario tradizionale.