Rischi climatici e ambientali - Indagine tematica su un campione di intermediari non bancari

Si pubblicano oggi gli esiti dell'indagine sul grado di allineamento degli intermediari non bancari alle aspettative di vigilanza in materia di rischi climatici e ambientali.

Nel mese di aprile 2022 la Banca d'Italia ha emanato un primo documento di Aspettative di vigilanza sui rischi climatici e ambientali, contenenti indicazioni non vincolanti in merito alla integrazione dei rischi climatici e ambientali nei sistemi di governo e controllo, nel modello di business e nella strategia aziendale, nel sistema organizzativo e nei processi operativi, nel sistema di gestione dei rischi e nell'informativa al mercato degli intermediari bancari e finanziari vigilati.

In parallelo a iniziative analoghe rivolte alle banche meno significative (Less significant Institutions, LSI), la Banca d'Italia ha quindi distribuito a un campione di 86 intermediari non bancari un questionario di autovalutazione, volto ad apprezzare il livello di integrazione dei rischi climatici e ambientali nei loro paradigmi gestionali.

Al riguardo, si pubblica una nota informativa con le evidenze emerse in cui, tra l'altro, si richiede agli organi di amministrazione di tutti gli intermediari non bancari di definire e approvare specifici piani di azione in grado di favorire nel medio termine una progressiva integrazione dei rischi climatici e ambientali nelle strategie aziendali, nei sistemi di governo e controllo e nel risk management framework.