Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 2 - 2018

I rischi per la stabilità finanziaria derivanti dall'evoluzione dell'economia mondiale sono in aumento. Il protrarsi dei contrasti commerciali a livello internazionale accresce l'incertezza e può avere conseguenze negative sulla crescita. Alla rimozione dello stimolo monetario negli Stati Uniti si associa un inasprimento delle condizioni finanziarie globali. In Europa gli stress test dell'EBA mostrano che le principali banche sono solide; permangono tuttavia alcune aree di vulnerabilità.

In Italia i maggiori rischi per la stabilità finanziaria derivano dalla scarsa crescita e dall'alto debito pubblico. Le ripercussioni sull'economia delle tensioni sui titoli sovrani sono attenuate dal basso indebitamento privato e dalla lunga vita residua del debito pubblico, che rende graduale la trasmissione del rialzo dei rendimenti sul costo medio del debito. Incrementi elevati e persistenti dei premi per il rischio sui titoli sovrani incidono sulla ricchezza delle famiglie, sulla disponibilità di credito al settore privato, sulle condizioni di liquidità e di patrimonializzazione di banche e assicurazioni.

Nel settore bancario proseguono il miglioramento della qualità del credito e il recupero della redditività. Le tensioni sul mercato dei titoli pubblici hanno tuttavia determinato un peggioramento degli indicatori di liquidità e di patrimonializzazione e un aumento dei rischi di mercato. Il settore assicurativo è particolarmente esposto al rischio sovrano; gli indici di solvibilità delle compagnie sono in media ampiamente al di sopra dei minimi regolamentari, ma hanno registrato una consistente riduzione.