Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 1 - 2016

Aumentano i rischi per la stabilità finanziaria derivanti dall’indebolimento della crescita dell’economia mondiale. Le misure espansive dell’Eurosistema hanno contribuito a stabilizzare i mercati finanziari dopo la forte volatilità dei primi mesi dell’anno. Le banche italiane sono state particolarmente esposte alle tensioni provenienti dai mercati internazionali per l’elevato ammontare di crediti deteriorati e per l’incertezza sull’esito di alcune operazioni di rafforzamento del capitale. L’annuncio dell’avvio del fondo privato Atlante per il sostegno dei prossimi aumenti di capitale e per l’acquisto di prestiti in sofferenza è stato accolto positivamente dai mercati.

Con la ripresa economica la qualità del credito bancario migliora. Le tensioni sulla raccolta di alcuni intermediari, registrate in seguito alla risoluzione di quattro banche lo scorso novembre, sono rientrate. Non vi sono stati deflussi di depositi verso l’estero o altre forme di investimento.

L’aumento del reddito disponibile e i bassi tassi di interesse rafforzano la condizione finanziaria delle famiglie. Anche la situazione delle imprese migliora gradualmente. Il basso livello dei tassi di interesse continua ad avere un impatto limitato sulla redditività delle compagnie di assicurazione italiane. La raccolta dell’industria del risparmio è rimasta positiva anche durante le fasi di volatilità dei mercati; migliora la redditività dei fondi immobiliari, che rimane tuttavia negativa e ancora incerta nella sua evoluzione.