L'economia della Toscana - Aggiornamento congiunturale, novembre 2018

Viene pubblicato oggi l'aggiornamento congiunturale della Toscana.

Sommario

Nella prima parte dell'anno è proseguita la moderata espansione dell'attività economica, sebbene siano emersi alcuni segnali di indebolimento connessi con il rallentamento del commercio estero.

Nell'industria si è avuto un incremento del fatturato; le imprese prevedono un aumento degli investimenti per il 2018, che beneficerebbero di condizioni finanziarie favorevoli e di aspettative ancora positive sull'evoluzione della domanda. Le vendite all'estero hanno però mostrato un rallentamento e sono cresciute meno della media nazionale. Anche le imprese dei servizi privati non finanziari hanno in media accresciuto il fatturato, a fronte di un lieve calo degli investimenti previsti per l'anno in corso. Gli indicatori disponibili segnalano nel complesso la stabilizzazione dell'attività nell'edilizia, dove nel comparto residenziale è proseguito l'aumento delle compravendite. La redditività e la liquidità del settore produttivo si sono mantenute su livelli elevati.

L'occupazione è salita e tra i flussi di nuove assunzioni, costituite prevalentemente da contratti a termine, sono tornati a crescere i rapporti a tempo indeterminato. Le famiglie hanno beneficiato del miglioramento del mercato del lavoro e accresciuto il proprio indebitamento, anche grazie a condizioni di accesso al credito distese.

È proseguito l'incremento dei prestiti all'economia regionale. Al contributo positivo proveniente dalle famiglie, in atto da un triennio, si è aggiunto quello delle imprese. La prosecuzione della fase espansiva si è riflessa positivamente sulla qualità del credito: il flusso di nuove posizioni con difficoltà di rimborso è diminuito per le imprese ed è rimasto su livelli contenuti per le famiglie. Anche l'incidenza delle posizioni deteriorate è sensibilmente calata, grazie soprattutto a rilevanti operazioni di stralcio.

Le aspettative a breve termine formulate dalle imprese sul fatturato restano favorevoli. Nel medio termine prevalgono i rischi al ribasso connessi con le recenti spinte protezionistiche e le nuove tensioni sui mercati finanziari. Nelle attese delle banche le condizioni di offerta dovrebbero restare accomodanti per le famiglie a fronte di un possibile irrigidimento dei termini praticati alle imprese.

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