L'economia del Piemonte - Aggiornamento congiunturale, novembre 2018

Viene pubblicato oggi l'aggiornamento congiunturale del Piemonte.

Sommario

Nella prima parte del 2018 è proseguita in Piemonte la fase di espansione dell'attività economica.

Nell'industria la produzione è ulteriormente cresciuta, anche se a ritmi inferiori a quelli dell'anno precedente. Il rallentamento ha interessato gran parte dei settori di specializzazione della regione; nel comparto dei mezzi di trasporto è continuato il calo iniziato nella seconda metà del 2017. Sull'andamento dell'attività produttiva ha inciso l'indebolimento della domanda estera, particolarmente marcato nel settore degli autoveicoli e dei prodotti orafi. L'attività di investimento delle imprese è stata ancora sostenuta, favorita anche dagli incentivi fiscali previsti dal piano Industria 4.0. Nei servizi gli indicatori disponibili mostrano un quadro di ulteriore espansione. Per contro, nelle costruzioni la congiuntura è rimasta fiacca, frenata dalla debolezza della domanda pubblica e di quella privata per nuove costruzioni. Nel mercato immobiliare è proseguito il recupero delle compravendite di abitazioni.

Le previsioni formulate dalle imprese tra settembre e ottobre sull'evoluzione della domanda nei prossimi mesi rimangono positive, ma in un contesto di minore ottimismo rispetto a quello rilevato nell'analogo periodo dello scorso anno. Per il 2019 i piani di investimento delle aziende prefigurano il proseguimento dell'attuale fase di accumulazione di capitale, pur in un quadro di elevata incertezza, soprattutto nel comparto degli autoveicoli.

L'occupazione è ancora salita nel primo semestre dell'anno. La crescita ha interessato quasi tutti i settori di attività, a eccezione di quello agricolo e di quello commerciale e alberghiero. L'ulteriore aumento del lavoro alle dipendenze è stato trainato dalla componente a tempo determinato. Il tasso di disoccupazione è ancora sceso nel complesso del semestre, in misura più marcata per i giovani.

Nei primi sei mesi dell'anno il credito in regione ha continuato a espandersi a ritmi moderati. Alla positiva dinamica ha contribuito l'ulteriore crescita sia dei prestiti alle imprese, in particolare a quelle di dimensioni medio-grandi, sia di quelli alle famiglie. L'andamento è stato trainato dal rafforzamento della domanda di finanziamenti; le condizioni di offerta delle banche sono rimaste sostanzialmente stabili e nel complesso ancora accomodanti. È proseguito il miglioramento della qualità del credito.

Si è intensificata nel primo semestre la crescita dei depositi bancari delle famiglie e delle imprese piemontesi. Il valore di mercato dei titoli detenuti da tali soggetti presso le banche si è invece ridotto: all'ulteriore contrazione dei titoli di Stato e delle obbligazioni private si è associata una minore espansione delle quote di fondi comuni e delle azioni.

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