Neppure un mese fa, il 18 ottobre, si è tenuta a Palazzo Koch la presentazione del primo tomo della "Storia della Banca d'Italia, 1893-1943" di Gianni Toniolo. Avrebbe dovuto seguire il secondo tomo sull'azione della Banca d'Italia dalla ricostruzione fino all'Unione economica e monetaria. Il Professor Toniolo stava avviando il «cantiere» di questa nuova opera, ma non potrà portarla a termine. Ci ha lasciati all'improvviso.
Quando, nel 1982, il governatore Carlo Azeglio Ciampi avviò un programma di ricerche sulla storia dell'attività di banca centrale in Italia per celebrare, dieci anni dopo, il centenario dalla fondazione dell'Istituto, Gianni Toniolo, giovane studioso, fu chiamato a partecipare sin dall'inizio al progetto. Contribuì, unico tra gli studiosi, a tre dei lavori programmati: curò i volumi "La Banca d'Italia e l'economia di guerra 1914-1919" (1989) e "La Banca d'Italia e il sistema bancario 1919-1936" (1993, insieme a Giuseppe Guarino); scrisse de "Il rapporto banca-impresa in Italia negli anni cinquanta" (1999, insieme a Alfredo Gigliobianco e Giandomenico Piluso, nel volume "Stabilità e sviluppo negli anni cinquanta", curato da Franco Cotula).
Se e quando la Banca d'Italia è riuscita a mettere in atto, nell'attività di ricerca ai fini di policy, "l'esigenza di metodo" posta dal Governatore Ciampi "di integrare il momento della 'teoria' e il momento della 'statistica' con una prospettiva storica senza la quale l'indagine non raggiunge dignità di 'analisi economica'" (C.A. Ciampi, Presentazione della Collana Storica, Banca d'Italia, Roma, 14 giugno 1990), molto lo dobbiamo al Professor Toniolo.
Il suo percorso scientifico si è infatti continuamente intrecciato con l'attività di ricerca dell'Istituto. Il volume "L'Italia e l'economia mondiale. Dall'Unità a oggi" (2013), pubblicato per celebrare il 150° anniversario dell'Unità del Paese, fu progettato e curato da Toniolo, chiamando a raccolta un team di primari economisti e storici economici stranieri e italiani. Parimenti, Toniolo guidò la ricerca "Competizione e crescita in Italia nel lungo periodo" (2017), per indagare quanto le debolezze e gli arretramenti del percorso di crescita economica nazionale siano derivati dalla mancanza di concorrenza. Entrambi i volumi sono esempi perfetti dell'esigenza posta da Ciampi di integrare teoria e statistica con una prospettiva storica.
Ha scritto Carlo M. Cipolla che «i bravi nocchieri della 'Storia economica' possono riuscire di estrema utilità indiretta [...] ai nocchieri della 'Economica' [...]: gettando luce sulla nascita e sullo sviluppo di istituzioni e di problemi possono suggerire molto circa il governo di quelle istituzioni o la soluzione di quei problemi» (C.M. Cipolla, Teoria economica e storia economica, in Moneta e Credito, 1951). Grazie al nocchiere Gianni Toniolo l'apertura alla storia è divenuta un carattere del central banking italiano.