Bollettino Economico n. 4 - 2018

I rischi per l'economia globale sono aumentati

Nelle principali economie avanzate la crescita rimane solida, ma il commercio mondiale ha sensibilmente rallentato e sono affiorate tensioni finanziarie e valutarie nei paesi emergenti più fragili. Sono aumentati i rischi che discendono dalle possibili ripercussioni delle misure protezionistiche sull'attività di investimento delle imprese e dall'eventuale accentuarsi delle tensioni finanziarie nelle economie emergenti.

Il Consiglio direttivo della BCE ha ridotto gli acquisti di titoli, ma manterrà a lungo condizioni espansive

Nell'area dell'euro l'attività economica, pur continuando a espandersi, ha rallentato. L'inflazione si è mantenuta intorno al 2 per cento, ma la componente di fondo stenta a rafforzarsi. Il Consiglio direttivo della BCE ha ridotto in ottobre gli acquisti netti di attività e ha ribadito l'intenzione di terminarli alla fine del 2018; ha riaffermato inoltre la necessità di preservare a lungo un ampio grado di accomodamento monetario.

In Italia la crescita prosegue, ma si sarebbe attenuata nel terzo trimestre

In Italia nel secondo trimestre la forte espansione degli investimenti ha contribuito a sostenere la crescita, mentre le esportazioni sono rimaste stabili, risentendo della debolezza del commercio mondiale. Gli indicatori congiunturali disponibili suggeriscono che nei mesi estivi la dinamica del prodotto avrebbe rallentato, attorno allo 0,1 per cento sul periodo precedente.

Continuano a diminuire i crediti deteriorati, ma i mercati finanziari sono stati interessati da tensioni

È proseguito il miglioramento della qualità del credito; le condizioni reddituali e patrimoniali delle banche sono significativamente migliorate. Tuttavia sia i corsi azionari sia i premi per il rischio sui titoli obbligazionari del settore bancario hanno risentito delle tensioni sui mercati finanziari italiani, connesse con l'incertezza degli investitori sull'orientamento delle politiche economiche.