Bollettino Economico n. 2 - 2018

La crescita dell'economia globale è solida ma emergono rischi di restrizioni commerciali

L'espansione dell'attività globale e quella del commercio internazionale restano sostenute. Dopo l'aumento di alcune tariffe sulle importazioni deciso dall'amministrazione statunitense è però aumentato il rischio di restrizioni commerciali su ampia scala.

Nell'area dell'euro rimangono necessarie condizioni monetarie accomodanti

Anche nell'area dell'euro la crescita è stata robusta, ma non è ancora emersa una chiara tendenza al ritorno dell'inflazione verso livelli prossimi al 2 per cento. Il Consiglio direttivo della BCE ritiene pertanto necessario mantenere un ampio accomodamento monetario e valuta che i tassi ufficiali rimarranno sui livelli attuali per un periodo prolungato di tempo.

In Italia l'espansione dell'attività economica prosegue a un passo più moderato

Nostre stime indicano che nel primo trimestre di quest'anno la crescita del PIL dell'Italia sarebbe stata pari allo 0,2 per cento, in lieve rallentamento rispetto al periodo precedente. La fiducia delle famiglie e quella delle imprese, nonostante alcuni segnali meno favorevoli negli ultimi mesi, si mantengono su livelli ciclicamente elevati e compatibili con la prosecuzione della crescita. La dinamica delle esportazioni, particolarmente vivace alla fine del 2017, sarebbe divenuta più moderata all'inizio di quest'anno. Le imprese segnalano l'intenzione di aumentare ancora i loro investimenti.

Le condizioni del mercato del lavoro sono tornate a migliorare, ma l'inflazione rimane bassa

Secondo le indicazioni più recenti, il mercato del lavoro sarebbe tornato a rafforzarsi nei primi mesi del 2018. La dinamica salariale è tuttavia ancora modesta. Anche l'inflazione resta contenuta; famiglie e imprese si attendono una lieve accelerazione dei prezzi nei prossimi mesi.

Il sistema bancario si irrobustisce

Il credito alle imprese, in particolare a quelle manifatturiere e dei servizi, ha mostrato segnali di una più decisa espansione, anche per effetto di un aumento della domanda. Le condizioni delle banche italiane seguitano a migliorare: il peso dei crediti deteriorati diminuisce, la redditività migliora, anche in prospettiva, e la patrimonializzazione cresce. Questi sviluppi positivi si riflettono sull'andamento dei corsi azionari bancari, saliti del 18,7 per cento negli ultimi dodici mesi.