Moratoria sui crediti delle micro, piccole e medie imprese (art. 56 decreto legge 'Cura Italia'; dati al 15 maggio 2020)28 maggio 2020

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Dall'emanazione del decreto legge 'Cura Italia', le domande o comunicazioni di moratoria a favore delle PMI ex art. 56 sono state particolarmente numerose e hanno rappresentato la parte preponderante di quelle complessivamente pervenute alle banche: fino al 15 maggio erano state presentate 1,2 milioni di domande, per un controvalore di prestiti di circa 143 miliardi di euro. Gli ultimi dati segnalano una decelerazione delle domande, che sono aumentate di circa 100 mila nella prima settimana di maggio.

Per ridurre i tempi medi di lavorazione le banche hanno progressivamente rafforzato i processi interni e adottato specifiche misure organizzative: hanno costituito gruppi di lavoro dedicati; fatto ricorso a risorse del back-office; adattato le procedure informatiche in precedenza utilizzate per la gestione delle moratorie volontarie. Queste misure sono state adottate in un contesto di emergenza senza precedenti, con una significativa componente di attività svolta in regime di lavoro delocalizzato.

Anche in risposta a sollecitazioni della Banca d'Italia, le banche si sono impegnate a riaccreditare le rate dei finanziamenti nei casi in cui esse sono state addebitate sui conti della clientela nell'attesa del perfezionamento della moratoria.

In base ai dati disponibili al 15 maggio, si stima che sinora, in termini di importi, circa l'88 per cento delle domande o comunicazioni relative alle moratorie ex art. 56 sia stato accolto; solo l'un per cento sarebbe stato rigettato; la parte restante sarebbe in corso di lavorazione.